Dal 9 all’11 maggio, una delegazione dei Giovani Democratico Cristiani — composta dal Segretario Internazionale Sara Marinelli e dal membro GDC Marco Malaccari — ha preso parte al Council Meeting dello YEPP, il movimento giovanile del Partito Popolare Europeo, svoltosi a Chisinau, capitale della Moldavia.
In un paese profondamente diviso, dove il recente referendum sull’ingresso nell’Unione Europea ha ottenuto una vittoria di misura con circa il 51% dei voti, il confronto tra sentimenti filorussi e aspirazioni europee è più che mai vivo. Il Council Meeting ha rappresentato un’importante occasione per ascoltare, capire e analizzare da vicino le dinamiche culturali, sociali e politiche di una nazione che si trova in una delicata fase di transizione.
Il 9 maggio, giornata in cui si celebra sia la Festa dell’Europa che la vittoria sovietica sul nazismo, Chisinau si è mostrata simbolicamente divisa: da una parte, un corteo di auto anti-europeiste; dall’altra, nella piazza principale, un quartiere per celebrare l’Europa e le opportunità che questa rappresenta per il popolo moldavo. Un contrasto forte, che riflette la tensione tra passato e futuro, tra isolamento e integrazione.
La Moldavia ha urgente bisogno di stabilità economica, di un sistema bancario a?idabile, di infrastrutture moderne e di maggiori legami culturali, industriali e commerciali con l’Unione Europea. In questo contesto, l’UE non è solo una prospettiva geopolitica, ma una leva concreta per lo sviluppo sostenibile e l’emancipazione democratica.
Durante i lavori, i delegati hanno avuto l’onore di incontrare il Presidente Maia Sandu, il Ministro dell’Educazione Dan Perciun e diversi parlamentari moldavi. Il confronto ha toccato temi cruciali, tra cui la questione della Transnistria — regione separatista di circa 4 km di estensione, con forte influenza russa e rilevanti risorse energetiche — e gli sforzi del governo di Chisinau per mantenere aperto il dialogo politico nonostante le pressioni esterne.
Il Council Meeting si è concluso con una serie di proposte condivise tra le delegazioni giovanili europee: incentivare l’imprenditoria giovanile con una fiscalità europea comune, contrastare la fuga dei cervelli e potenziare lo scambio di competenze attraverso un rinnovato programma Erasmus per giovani imprenditori.
Guardando al futuro, l’Unione Europea non è solo un progetto economico o istituzionale, ma una visione: significa superare i muri ideologici, creare una comunità solidale e costruire un’identità comune fondata su valori condivisi come libertà, democrazia e cooperazione. Per la Moldavia, l’Europa è un ponte verso nuove possibilità, un faro di speranza e di rinascita.
In un mondo segnato da instabilità e crisi, essere parte dell’Unione oggi significa scegliere il progresso, la sicurezza e l’appartenenza a una comunità che, con coesione e resilienza, continua a dimostrare la sua capacità di a?rontare le sfide globali guardando avanti, insieme.
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