San Marino. Covid, la quarta fase sta facendo superare tutti i record e ogni possibile previsione … di Alberto Forcellini

È una guerra, ogni giorno scandita da nuovi record, con l’aggiunta dell’arrivo della variante Omicron, della quale ancora si sa poco o nulla da parte degli scienziati, solo che è molto più trasmissibile delle altri varianti. Non si sa neppure se sia resistente ai vaccini, oppure no. Se dovesse inficiare la validità dei vaccini, dicono gli esperti, sarebbe un’altra pandemia, non quella che abbiamo conosciuto finora.

Ormai tutti gli Stati europei stanno registrando un’impennata di contagi e stanno prendendo nuove misure di contenimento, addirittura più stringenti rispetto al passato. San Marino è sulla stessa strada perché l’ospedale non può reggere cento e passa contagi in più al giorno e anche perché medici e infermieri non possono essere aumentati come nella parabola dei pani e dei pesci. Il problema investe tutti i Paesi.

Per fortuna, la politica sembra aver sotterrato l’ascia di guerra. Dopo alcune uscite francamente incomprensibili sulla gestione della pandemia, la necessità di proseguire i lavori consiliari della finanziaria, ha fatto trovare l’accordo sulla tregua. D’altra parte, non sfugge come molte opinioni siano esattamente contrarie a quelle espresse fino a poco fa: prima non bisognava introdurre alcun tipo di controllo, dopo si è subito criticato che questi controlli erano tardivi.

Errori? Certo, chi non ne fa? Bisogna solo capire se sono in buona fede, mediati dalla necessità di considerare un po’ tutte le necessità; oppure sono in malafede. È facile criticare tutto e tutti a posteriori, ma concretamente non c’è nessuno che abbia in tasca la soluzione giusta, soprattutto che sappia prevedere quello che succederà domani.

Annullati i festeggiamenti di Capodanno, come molti altri eventi, soprattutto concertistici, tipici delle festività. Ormai ci siamo abituati, è il secondo Natale che si passa in sordina e saremmo felici se si potrà mangiare in famiglia, o al ristorante con il green pass, passeggiare in Città, andare a fare visita ai nostri vecchi.

Grande attenzione anche per gli accessi in ospedale. Il decreto 197 prevede l’esibizione del green pass (cartaceo o digitale), carta vaccinale, tampone negativo, certificato anticorpale, certificato di esenzione vaccinale. Chi non avesse il tampone, può eseguirlo seduta stante in apposito sito sotto la farmacia ospedaliera. I Volontari della Protezione Civile che controllano gli ingressi, sono abilitati anche a dare le necessarie informazioni.

Ecco, questo dei Volontari della PC è un capitolo davvero esaltante. Sulla base di una precisa normativa e in collaborazione con i Volontari di PC italiani, la PC sammarinese ha sfruttato il periodo di tregua della pandemia per istituire e formare un Corpo di Volontari sammarinesi. In 200 hanno risposto all’appello e in queste giornate di massima attenzione, la loro presenza in supporto al personale ISS viene organizzata presso i punti vaccinali, consegna vaccini, all’ingresso dell’ospedale, nelle consegne della spesa a domicilio, assistenza cinofila e altri servizi in corso di organizzazione. Uno sforzo enorme sia da parte della Protezione Civile che deve pianificare i servizi, sia da parte di privati cittadini che con disponibilità e passione vi si prestano.

Ma l’attenzione dovrebbe venire un po’ da tutti. Fuori confine non è che la situazione sia migliore: contagi in crescita esponenziale, reparti ospedalieri chiusi, medicina di base in forte affanno. E ancora troppo spesso si vedono in giro persone che non indossano la mascherina, o non la indossano in maniera corretta, o sono tutte ammucchiate.

Nel III secolo a.C. il tempio di Esculapio sull’isola Tiberina (Roma) venne trasformato in ospedale come risposta alla pestilenza. Già all’epoca si era capito che era necessario tenere i contagiati lontano dalle altre persone, e così è durato per i secoli a venire. Oggi quell’ospedale esiste ancora con il nome di Fatebenefratelli.

È vero che ci sono i vaccini e molte cure per rispondere alla malattia, ma la prevenzione è sempre una delle migliori pratiche. Ora che San Marino sta superando tutti i record (862 contagi attivi, un centinaio in più ogni giorno) si ingrossano le file di quanti sono convinti che il green pass fosse da adottare prima, di non riempire ristoranti e teatri con tutti i no-vax riminesi. Eppure, proprio sulle restrizioni del 197 si era scatenata una bella bagarre e c’erano politici di ogni razza che volevano discuterlo per modificarlo sostanzialmente. Per fortuna non è stato fatto e adesso possiamo solo aspettarci qualche restrizione in più.

a/f