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  • San Marino. Covid: l’estate delle varianti. Fermarle, spetta anche a noi! … di Alberto Forcellini

    Il turismo riparte. Piano, piano. Si vedono ben pochi stranieri sulle nostre spiagge, nelle città d’arte e in mete storiche com’è quella sammarinese. Le strade di Città hanno ripreso vita e colori grazie ai tavoli dei ristoranti, ormai quasi tutti all’aperto, e alla musica che viene programmata nei siti più suggestivi. Ma di visitatori esterni c’è ben poca cosa.

    Anche se siamo tutti in zona bianca, anche se l’Italia ha tolto le mascherine all’aperto, un po’ di paura è rimasta in tutte le persone. Del resto i numeri sulla ripresa di contagi sciorinati ogni giorno dai telegiornali, sono abbastanza inquietanti.

    Ma quanto è contagiosa la variante Delta? E la Delta Plus? Quanto è pericolosa? Basta una dose di vaccino per essere protetti? L’ex variante indiana, la scorsa primavera, sembrava qualcosa di lontano, di remoto. Aveva a che fare con l’India e con il vertiginoso aumento di casi registrato la scorsa primavera. Tuttavia, questo maledetto virus ci ha insegnato a riconsiderare le distanze. Tant’è che, ad aprile, la Delta è sbarcata nel Regno Unito. Il tutto mentre il governo britannico stava procedendo alle prime riaperture, in particolare le terrazze dei pub che tanto erano mancate. L’intensa ed estesa campagna vaccinale varata da Boris Johnson, quantomeno, ha evitato la terza ondata. In ogni caso, il 90% di nuovi contagi nel Paese oltre Manica, è riconducibile alla variante Delta.

    E altrove, come vanno le cose? Un dato su tutti: questa mutazione è presente in 80 nazioni, dall’Australia agli Usa, dall’America latina all’est europeo e al continente asiatico. Come sempre, le informazioni si accavallano, spesso in maniera contradditoria. Per questo la gente si preoccupa. Esattamente come è successo per il vaccino AstraZeneca, che non è meglio né peggio di tanti altri vaccini. Ma l’informazione che è stata data, ha dell’assurdo.

    Tuttavia, nonostante i catastrofisti e gli speranzosi, ormai abbiamo capito: ci sono ancora troppo poche osservazioni scientifiche dimostrate per tracciare una linea comune. Si va ancora per tentativi, perché è solo un anno mezzo che si studia il Sars Cov-19  e molto meno le sue varianti. La scienza sa perfettamente che ogni virus, per sopravvivere, muta di continuo. In qualche maniera diventa ancor più contagioso, ma molto meno pericoloso. Infatti, nonostante i numeri sempre più altri del contagio dovuto alla variante Delta, ammalati e deceduti sono davvero pochissimi (ovviamente con tutto il rispetto).

    Quindi, al di là delle prediche che ci propinano gli esperti, o presunti tali, noi semplici cittadini dovremmo avere ben chiare poche cose. Innanzi tutto il vaccino, che rimane la barriera più efficace contro ogni possibilità di contagio. In questo caso, i sammarinesi sono davvero avvantaggiati rispetto a qualsiasi altro paese europeo, grazie allo Sputnik e alla doppia dose somministrata ormai alla stragrande maggioranza dei cittadini. Infatti, l’aumento dei contagi interessa soprattutto i Paesi dove la campagna di immunizzazione va a rilento e dove ci sono ancora troppe persone con una sola dose. Ce ne vogliono due: su questo nessuno ha dubbi.

    La mascherina, che i non vaccinati dovrebbero continuare ad indossare per rispetto di se stessi e di quanti sono a loro vicini. La mancanza d’obbligo non è il segnale di una riconquistata libertà, perché la libertà vera viene dall’osservanza delle regole.

    Le precauzioni. Dobbiamo essere sempre pronti a contrastare l’impatto con la malattia, nonostante non si presenti più in forma grave. Anche in questo caso San Marino ha fornito un esempio eccellente con un evento di musica e spettacolo: migliaia di presenze, nessun contagio. Non altrettanto purtroppo è successo per alcune partite degli europei di calcio.

    Insomma, fermare la preannunciata ondata di contagi per il mese di agosto, spetta soprattutto a noi.

    a/f