San Marino. Covid: l’onda d’urto è fortissima, eppure l’ISS risponde come sempre con reazioni proporzionate all’attacco … di Alberto Forcellini

“La situazione dei contagi ha superato tutti i record negativi della seconda ondata – ha spiegato il DG Sergio Rabini ieri mattina in conferenza stampa – questo dovrebbe indurre tutti a una riflessione. L’ISS e in particolare l’Ospedale non possono più sopperire da soli al contenimento dell’emergenza pandemica”.

È un vero e proprio appello ai cittadini sia a vaccinarsi, sia anche a rispettare le indicazioni che ogni giorno vengono divulgate per l’accesso ai servizi, per i tamponi e per l’osservanza dei presidi sanitari individuali.

I numeri sono terribili: 754 positivi attivi, di cui 734 seguiti a casa e 20 ricoverati in ospedale. Di questi, tre sono in terapia intensiva. E siccome i numeri non solo statistica ma servono per capire e fare valutazioni, dall’ISS arriva la notizia che tra i casi attivi ci sono 202 minori tra i 5 e i 12 anni; 247 tra i 30 e i 49 anni, probabilmente genitori di quei bimbi contagiati. Nei dati complessivi, risulta pertanto che l’età media dei contagiati è di 37 anni.

Rispetto alla prima ondata, va dunque rilevato che i contagi attuali sono più alti addirittura rispetto all’inizio della pandemia e che l’età media si è molto abbassata. Questo significa che la fascia di età più anziana, che è stata la prima a tutelarsi con i vaccini, ne ha ricevuto un sicuro beneficio anche di fronte al dilagare della variante Omicron, 3 volte più contagiosa di Delta, a sua volta 7 volte più contagiosa di Alfa.

Altri numeri rivelano che i contagiati con sintomi veri sono 321 su 754, ovvero il 43 per cento; quelli con sintomi maggiori, ma sempre seguiti a domicilio con contatto medico anche due volte al giorno, sono 198 ovvero il 27 per cento.

Di fronte a questi numeri, è stata organizzata un’intensa attività di tracciamento e di assistenza sul territorio dirottando a questi servizi gran parte del personale medico e paramedico. Anche il numero telefonico 994144 dedicato a chi ha sintomi Covid, o simil Covid, è stato potenziato con ben quattro linee che rispondono in contemporanea perché dal 1 novembre al 12 dicembre ha ricevuto ben 78 mila chiamate. È un numero talmente elevato da far presumere che non tutte siano appropriate.

“L’onda d’urto è importante – ha specificato il dottor Arcangeli – eppure l’ISS risponde come sempre con reazioni proporzionate all’attacco.” E siccome non si prevedono numeri in ribasso in quanto le restrizioni avranno effetto tra 2 o 3 settimane, alcune reparti ospedalieri sono già stati chiusi o accorpati; da lunedì verranno chiuse anche alcune attività ordinarie.

I vaccini nelle dosi booster. Girano molte favole metropolitane a tal proposito: mancano, non arrivano più, hanno fermato le vaccinazioni. Il dottor Rabini ha illustrato la situazione e i numeri reali. San Marino ha attualmente somministrato e ha prenotazioni per un totale di 14 mila dosi Pfizer, con una programmazione full time fino al 14 gennaio prossimo compreso. Qualche centinaio di prenotazioni ci sono anche per lo Sputnik light. Le persone fragili o che non possono uscire di casa, vengono vaccinate a domicilio dai medici di base. Altre sedute sono programmate fino al 3 febbraio prossimo.

Ci sono 3000 persone che non hanno ricevuto un appuntamento, ma Rabini assicura che avranno presto una risposta perché un’ulteriore fornitura di vaccini è attesa per i primi giorni di gennaio. Quindi non ci sarà nessuna interruzioni nel calendario delle somministrazioni.

Vaccinazione Covid pediatrica. Attualmente non sono a disposizione, ma anche questa fornitura dovrebbe arrivare nei primi giorni di gennaio. Sono vaccini con dosaggi particolari, adatti a minori dai 5 ai 12 anni. Anche per loro altamente raccomandati.

Possiamo stare tranquilli per il Natale? Chissa… Il Segretario alla Sanità afferma che per il momento non ci sono in programma ulteriori restrizioni. Tuttavia, nella prossima seduta del Congresso di Stato, in programma lunedì, si valuteranno i numeri e le raccomandazioni delle autorità sanitarie. Poi si deciderà.

a/f