San Marino. Crisi, 3.200 persone “accompagnate alla porta” dal 2009 al 2014

operaioLa crisi non molla la presa, anzi, i numeri non lasciano al momento intravvedere una luce alla fine del tunnel.

“In questi anni – esordisce con un dato da ecatombe, Paride Neri, funzionario della federazione industria della Cdsl – dall’inizio della crisi nel 2009 a luglio di quest’anno abbiamo seguito 1.200 vertenze dove abbiamo letteralmente accompagnato alla porta, in quanto si tratta di procedura di riduzione del personale, ben 3.200 lavoratori”.

Un dato solo parzialmente attenuato dai ricollocamenti, tanto che i disoccupati ormai superano le 1.500 unità e il dato inoltre “non tiene conto – spiega Neri – dei contratti a termine non rinnovati”.

Inoltre, in molti casi, la ricollocazione o il nuovo lavoro, avvengono a condizioni retributive inferiori rispetto a quelle precedenti e va messa in conto anche la perdita dell’anzianità di servizio con relativi scatti.

Ma dal 2009 ad oggi ci sono anche dei cambiamenti in alcune dinamiche: “Se nei primi anni – spiega ancora Neri – abbiamo assistito nel settore dell’Industria, anche a quasi 500 licenziamenti all’anno, ora le pratiche totali sono in diminuzione, tanto che nel 2013 i casi sono stati 367 e a luglio di quest’anno siamo a quota 188.

Però sono al contrario decisamente aumentati i casi di ritardati o mancati pagamenti di stipendi ai dipendenti”.

Numeri precisi all’unità al momento non ce ne sono, ma sarebbero oltre 40 le vicende aperta relative ad altrettante aziende, che coinvolgerebbero, assicurano dai sindacati, alcune centinaia di lavoratori. Casi di dipendenti quindi che da uno fino anche a punte di 6 mesi, non stanno ricevendo gli stipendi.

E in “crisi” ci sarebbero anche aziende medio grandi per San Marino con anche oltre 20 dipendenti o più. Numeri che rendono la situazione estremamente seria e per i quali la luce alla fine del tunnel sembra ancora lontana. (…) San Marino Oggi