San Marino. Crisi di governo alle porte? … di Marco Severini

La politica a San Marino negli ultimi tempi non sta attraversando un periodo tranquillo.

Oltre alle fuoriuscite dalla maggioranza di alcuni consiglieri, l’esecutivo non sta godendo di un consenso diffuso tra sammarinesi: troppi i problemi sono ancora irrisolti e la gestione della cosa pubblica non è per nulla soddisfacente.

Tra i problemi più sentiti vi è quello della Sanità, che sotto la gestione Bevere-Ciavatta non accontenta nessuno. Gira voce che, addirittura, ci siano dei cittadini che vogliano raccogliere le firme per cacciarli entrambi e che alcuni partiti di opposizione proporranno, a breve, una mozione di sfiducia nei confronti del Segretario Roberto Ciavatta e che questa, visto i malumori all’interno della maggioranza, possa anche essere accolta acuendo i distinguo tra le forze di governo.

Questo vorrebbe dire, inevitabilmente, crisi di governo. 

Anche oggi il partito politico Domani Motus-Liberi non ha lesinato critiche all’esecutivo nella risoluzione dell’annoso problema che è la questione Amazon Web Service, ovvero l’azienda consociata di Amazon che fornisce servizi di cloud computing a privati, aziende e governi. Il Segretario Fabio Righi, appartenente a Motus, vorrebbe che il paese si affidasse a questa azienda per modernizzare i servizi della Pubblica Amministrazione, ma questo è visto come irrealizzabile dalla Democrazia Cristiana Sammarinese, dal Segretario delle Finanze Marco Gatti e dal segretario politico della Dc Giancarlo Venturini.

Inoltre, c’è una difficile coesistenza tra Rete, da una parte, e i partiti PS/PSD e Motus, dall’altra, e che, forse visti i tanti attriti non sia più sanabile. PS/PSD criticano aspramente la gestione dell’ISS Ciavatta-Bevere ed anche il Segretario Pedini Amati, che ha confluito con il suo Movimento Democratico nel PSD, ha un rapporto teso con Rete e soprattutto con lo stesso Segretario Ciavatta che forse, a questo punto, è l’elemento debole di tutto l’esecutivo.

Se Motus dovesse ritirare il suo sostegno al governo e se PS/PSD dovessero seguire il suo esempio, ci sarebbero solo 7 ministri e 36 consiglieri del Consiglio Grande e Generale a supportare l’esecutivo, numeri molto molto ridotti. Inoltre, ci potrebbero essere alcuni consiglieri di Rete che potrebbero passare al PSD, (so per certo che ci sono stati incontri positivi ndr) riducendo ulteriormente il numero di consiglieri a sostegno del governo, anzi rendendo quasi impossibile la sua tenuta.

Inoltre c’è da tenere presente che, in caso di elezioni anticipate, la Democrazia Cristiana Sammarinese e soprattutto Rete potrebbero avere fortissime difficoltà ad ottenere i numeri delle elezioni precedenti, con il rischio concreto che molti possano coalizzarsi contro di loro, mandandoli all’opposizione in un futuro governo.

Marco Severini – direttore GiornaleSM