Certezze sul bilancio adesso”, è la parola d’ordine del sit- in di giovedì pomeriggio in piazza della Libertà dei Direttivi di Csdl-Cdls. Obiettivo dell’iniziativa sindacale, rivolta al Congresso di Stato, razionalizzare la spesa corrente dello Stato, per ridurre il crescente deficit di bilancio, e acquisire nuove risorse attraverso l’equità fiscale da investire nello sviluppo e nel lavoro.
Per realizzare ciò, è prima di tutto necessario affrontare il nodo delle riforme strutturali della spesa pubblica, mettendo mano al capito degli appalti, degli acquisti e delle esternalizzazioni, realizzando una seria politica di spending review. “Ma il Governo ha ignorato tutto ciò” scrive il sindacato, “pre- ferendo affrontare il problema attingendo unicamente dalle retribuzioni dei dipendenti pubblici. In tal senso la finanziaria 2014 è ben lontana dal realizzare il pareggio di bilancio”. Per la Csu “uno dei capitoli più critici è quello dei fondi pensioni. Con le misure previste, il debito complessivo del bilancio pubblico verso i fondi dei lavoratori dipendenti ammonta a ben 84 milioni di euro.
In sostanza, il bilancio pubblico è finanziato in gran parte dal fondo pensioni dei lavoratori dipendenti.” “La nuova legge tributaria”, secondo il Csdl e Cdls, “deve essere lo strumento fondamentale per incamerare nuove risorse per il bilancio dello Stato e per mettere fine alla diffusissima evasione/elusione fiscale. è necessario che il Governo garantisca la concreta attuazione di tutti gli strumenti necessari per il reale accertamento dei redditi da lavoro autonomo, con l’approvazione in tempi rapidi di tutti i decreti necessari per completare e rendere efficiente l’impianto normativo di questa riforma”. “La spending review”,prosegue il sindacato, “deve puntare ad eliminare sprechi e inefficienze, a garantire il controllo dei conti pubblici e a liberare significative risorse da utilizzare per interventi di sviluppo e per consolidare lo stato sociale”. “Un’attenzione particolare” secondo la Csu, “va riservata al capitolo appalti di opere pubbliche e contratti per la fornitura di servizi, al fine di ridurre i fortissimi scostamenti che normalmente si registrano tra l’importo di aggiudicazione e il costo finale dell’opera”.
“Infine, concludono Csdl e Cdls, “sarebbe opportuno istituire un’Authority con il compito di vigilare sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. La Csu intanto lamenta che nessuna risposta è stata data da parte del Governo fino a oggi. Il sindacato si è impegnato nelle ultime settimane con dei sit-in sulla lotta alla disoccupazione, sulla giustizia e trasparenza, sulla tutela dello stato sociale, e quello di ieri sulla certezza dei conti pubblici. Intanto il direttivo Csdl chiede all’Esecutivo di “attuare una terapia d’urto per arrestare l’emorragia occupazionale che anche in questo ultimo periodo sta portando ad un elevato numero di licenziamenti.
Servono iniziative efficaci e rapide per portare a San Marino nuovi investimenti produttivi in grado di creare i necessari posti di lavoro, oltre che un’azione serrata contro il lavoro nero, per trasformare le posizioni lavorative irregolari in posti di lavoro in regola”.
La Csdl termina il comunicato con un nuovo attacco alle norme legislative (ad iniziare dal “Decreto Mussoni”), che “hanno portato maggiore flessibilizzazione, precarizzazione e discrezionalità nei rapporti di lavoro, determinando un ulteriore indebolimento dei diritti del lavoro”. La Tribuna