Un ricco e articolato dibattito ha caratterizzato i lavori del 12° Congresso FUPI, svoltosi oggi presso la sala riunioni CSU. I lavori sono stati aperti dall’ampia relazione del Segretario uscente Alessio Muccioli, che ha spaziato su molti temi, ad iniziare dalle origini della crisi economica a livello internazionale. Mentre alcuni paesi come Stati Uniti e Regno Unito si sono affidate a politiche espansive, di stampo keynesiano, ha sottolineato Muccioli, l’Europa finora ha adottato politiche di austerity, nel nome del rigore tanto voluto da Germania e altri paesi del Nord Europa. La situazione è però in veloce mutamento anche in Europa, che finalmente ha iniziato ad orientarsi verso politiche più espansive.
San Marino è anch’esso collocato in questo contesto; seppure un piccolo paese, soffre delle stesse dinamiche di territori molto più grandi del nostro. “Finché nei dei nostri istituti di credito erano “nascosti” 14mld di Euro era possibile, e lo abbiamo fatto, “viaggiare ad occhi chiusi”, in tanti infatti non volevano guardare la realtà, chi parlava non veniva ascoltato. Ma ora viviamo in un prolungato periodo di crisi economica, che pone delle priorità. Se non si sostiene il lavoro e con esso i salari si ha un effetto di contrazione sui consumi che fa diminuire il Pil; questo in una parola si sintetizza con recessione.”
Cosa ha fatto il governo? “L’anno scorso, introducendo la misura dei tagli lineari ai salari pubblici, quindi ai propri cittadini, ha introdotto, senza fiatare una misura recessiva; è ormai fin troppo chiaro e noto come la riduzione della spesa pubblica non induce un miglioramento del rapporto debito pubblico / Pil, anzi, lo peggiora.” I tagli hanno colpito maggiormente, ha evidenziato Alessio Muccioli, i lavoratori precari, ai quali è toccato pagare anche molto più degli altri (6,5% di stipendio in meno). “Se taglio doveva essere questo avrebbe dovuto avere una progressione lineare rispetto al reddito, con l’esclusione della fascia al di sotto dei 2.000 Euro. Siamo sempre convinti che la condizione di precarietà, se non per un periodo limitato di tempo, sia inaccettabile. Il tema della regolarizzazione di questi rapporti di lavoro deve essere sempre una delle nostre priorità. In generale, solo con i tagli non si esce dalla crisi sembrerà anche paradossale, ma per uscirne spesso bisogna spendere di più, preferibilmente anche meglio.”
La questione del Conto Mazzini, ha rilevato il Segretario FUPI, è solo uno dei tanti esempi del connubio del malaffare tra politica/criminalità, accaduti negli ultimi anni. “Sarebbe quindi giusto che venisse fuori tutto il marciume accumulato in questi anni. Non mi sembra affatto un caso che la questione giustizia sia venuta fuori in questo preciso momento storico. Da qui però nasce la necessità per la politica di rinnovarsi veramente, di ripulirsi da dentro, di sapere proporre facce nuove ma soprattutto metodi nuovi, persone che abbiano la volontà di dare qualcosa al paese e non solo di prendere dal paese.”
“Il nostro sistema – ha aggiunto Alessio Muccioli – con tutti i suoi difetti, ha alcuni fattori molto competitivi rispetto all’Italia, ad iniziare da un minimo di differenziale fiscale, che, a seconda dei casi può spingersi al 40%. Noi siamo per la gran parte attrattivi per imprese di piccole o piccolissime dimensioni, che magari hanno sede nel circondario e nelle zone limitrofe, molto legate al territorio, che non vogliono trasferirsi a migliaia di km di distanza. Dobbiamo potenziare fortemente questa capacità attrattiva.”
È assolutamente necessario riformare le norme in materia di appalti per acquisti di beni e servizi ed esecuzione delle opere pubbliche, rispetto a cui la FUPI ha denunciato e continua a denunciare i notevoli sprechi. Oltre alla trasparenza e al contenimento dei costi, gli appalti devono avere una ricaduta positiva sull’occupazione interna. “Se infatti accade che le imprese che si aggiudicano gli appalti, sammarinesi o forensi, si avvalgono di personale al 100% proveniente da fuori territorio, l’auspicato effetto di ricaduta economica sul territorio sammarinese non si avrà per nulla. Chiediamo quindi che alle gare di appalto possa partecipare chi ottempera all’obbligo di impiego di una percentuale importante di lavoratori reperita dalle nostre graduatorie; tale vincolo deve valere sia per quelle territoriali che per quelle extra-territoriali.”
“La riforma fiscale deve andare avanti – ha rimarcato Muccioli – non è possibile continuare a chiedere sacrifici ai lavoratori dipendenti e parallelamente affossare lentamente, facendola slittare nel tempo, la completa adozione della SMAC, che viene avversata da chi questo strumento non lo vuole: mi viene da pensare che effettivamente questo strumento abbia notevoli potenzialità, se chi non ne vuole l’adozione propone in alternativa lo scontrino fiscale, che è uno strumento anacronistico e non in grado di assicurare la tracciabilità dei ricavi.”“Ripartiamo dalle rappresentanze sui posti di lavoro – ha sottolineato infine Muccioli – investiamole di più responsabilità rendendole protagoniste, attribuendo loro effettivi poteri, che riconoscano delle strutture di rappresentanza anche unitaria all’interno dei posti di lavoro con ambiti specifici; solo così possiamo rinvigorire il sentimento di appartenenza al sindacato.”
Il segretario Generale CSdL Giuliano Tamagnini con il suo intervento ha concluso il ricco dibattito. Dopo l’approvazione, all’unanimità, della mozione conclusiva, i lavori si sono conclusi con la votazione su scheda per la elezione del nuovo Consiglio dei Rappresentanti FUPI-CSdL. Si riporta di seguito la mozione conclusiva.
MOZIONE CONCLUSIVA
In occasione del 12° Congresso la FUPI esprime un sentito ringraziamento per la fattiva e costruttiva partecipazione dei delegati, i quali hanno apportato contributi e proposte per lo sviluppo futuro di un’azione sindacale di Federazione sempre più puntuale e incisiva.
Il Congresso condivide e approva
– Le linee programmatiche individuate nel Documento di Base del 18° Congresso della CSdL
– La relazione del Segretario di Federazione uscente.
– La linea strategica, di sviluppo e promozione alla partecipazione attiva dei lavoratori del settore pubblico, e di tutta la Cittadinanza, in particolare sui temi e sulle modalità di impegno della spesa pubblica, della regolamentazione degli appalti, dei centri di spesa, considerata la portata generale della crisi che coinvolge tutta la popolazione.
Il Congresso sollecita
– La ripresa del confronto per il rinnovo del contratto di lavoro della P.A. per difendere e rivalutare la contrattazione normativa ed economica, misura necessaria anche per mantenere un adeguato livello di consumi interni nel Paese, elemento essenziale per la tenuta del sistema economico.
Il Congresso ribadisce l’assoluta contrarietà ai tagli lineari applicati ai pubblici dipendenti, sottolineando, ancora una volta, l’inadeguatezza di una politica che, attraverso la scelta di applicare i tagli più onerosi ai più deboli, i precari, ha l’obbiettivo di dividere il fronte dei lavoratori.
Sollecita la piena applicazione della riforma fiscale quale strumento di equità e redistribuzione delle risorse.
Il Congresso ribadisce
– L’assoluta priorità di azione per l’adozione di un fabbisogno della pubblica amministrazione idoneo ad un adeguato mantenimento della qualità dei servizi; in tale fase andrà posta particolare attenzione verso una soluzione conclusiva del problema del precariato nel settore pubblico, che superata la fase transitoria, preveda il ritorno alle procedure concorsuali per le nuove assunzioni.
Riforma della PA
– Il Congresso auspica una revisione della normativa facente capo alla riforma della Pubblica Amministrazione, in quanto, come la Federazione aveva già fatto notare in sede di trattativa e con vari comunicati pubblici, questa non si è rivelata idonea, a partire dalla struttura apicale.
A dispetto dei propositi annunciati l’autonomia della Pa rispetto alla politica è ancora lontana dall’essere attuata. Si richiede una interpretazione univoca delle norme in tutti i settori evitando applicazioni diverse, in particolare negli Enti Autonomi. Sarà pertanto profuso un impegno costante teso alla promozione di iniziative per lo sviluppo di una PA in cui le risorse umane ed economiche trovino un giusto equilibrio e possano contribuire al progresso civile ed economico del Paese.
Istituto per la Sicurezza Sociale
– La FUPI si impegna a seguire con attenzione l’evoluzione dell’Atto Organizzativo
(DD. n.1 /2010), al fine di tutelare sia il personale dipendente sia l’utenza, contribuendo altresì al mantenimento degli standard qualitativi di tutti i servizi Sanitari e Socio-Sanitari
Privatizzazione dei Servizi
– Il Congresso afferma che i settori essenziali dello Stato che si occupano di Sanità, istruzione, energia, trasporti, Poste, devono rimanere in ambito pubblico. Esprime ulteriore preoccupazione rispetto alla possibilità che nel fabbisogno una modifica del numero dei dipendenti sia volta alla esternalizzazione di alcuni servizi.
Scuola
– Il Congresso esprime preoccupazione per le scelte adottate negli ultimi anni, politiche che, a nostro avviso, vanno ad inficiare la qualità dell’istruzione. In particolare la variazione del rapporto personale docente/non docente e alunni rappresenta, sicuramente, un impoverimento dell’offerta formativa. Rileviamo poi come negli ultimi anni si sia teso ad un minore impegno verso le difficoltà degli alunni con deficit di apprendimento; la recente normativa da sola, non è un impegno sufficiente alla risoluzione di questi problemi.
Formazione e aggiornamento
– Il Congresso ritiene che la formazione e l’aggiornamento debbano essere considerati parte integrante e imprescindibile di un processo di riforma della PA e auspicano che il concetto di “formazione permanente” venga assimilato e considerato un diritto/dovere insito nel ruolo di pubblico dipendente.
Salute e sicurezza
– La FUPI concentrerà il proprio impegno affinché prosegua il percorso, appena iniziato, di adeguamento strutturale degli edifici pubblici, anche tenendo conto dei dispositivi relativi alle energie alternative, per il raggiungimento degli standard di massima tutela della salute e sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro. Riteniamo importante avviare una trattativa per adeguare le coperture assicurative dei pubblici dipendenti che tenga conto delle specificità dei settori di lavoro.
Condivisione di intenti
– Infine l’Assemblea Congressuale rinnova l’auspicio affinché l’impegno e l’attività della Federazione possa trovare la massima condivisione all’interno della CSdL e CDLS in un’ottica di unità di intenti e di azione e di promuovere l’attività attraverso la Centrale Sindacale Unitaria (CSU).
Approvata all’unanimità