Resta molto alto il livello di guardia della CSU dopo il blitz autoritario del Governo che, senza nessun confronto né informazione, nei giorni scorsi ha approvato tre decreti sulle banche e fondi pensione dai contenuti inaccettabili, che prevedono – tra gli elementi più eclatanti – il temporaneo esproprio dei 45 milioni di Fondiss, il congelamento dei risparmi in Asset sopra 50.000 euro, ingenti regalie a Carisp a seguito della acquisizione di Asset.
La Segreteria CSU riunita oggi d’urgenza, ha deciso di proporre al Consiglio Direttivo CSU, attualmente convocato per l’intera giornata di lunedì 17 luglio, di indire una manifestazione dell’Attivo dei Rappresentanti sindacali CSU per il pomeriggio di martedì 18 luglio, in concomitanza con lo svolgimento dei lavori del Consiglio Grande e Generale.
L’obiettivo è in primo luogo quello di pronunciare un chiaro e netto no ai tre decreti sul sistema bancario (n. 78, 79 e 80 dell’11 luglio), e quindi di rivendicare il loro immediato ritiro.
Tra i motivi della manifestazione si aggiungono anche i diversi punti critici contenuti nei progetti di legge sullo sviluppo e di assestamento di bilancio, e in generale per rivendicare il rispetto da parte del Governo del ruolo negoziale e di rappresentanza del sindacato, affinché si affermi un metodo di reale confronto e concertazione su tutte le tematiche oggetto di confronto.
Insieme ai rappresentanti sindacali sono invitati a manifestare anche tutti i cittadini che intendono sostenere gli obiettivi sindacali e sociali della CSU.
Al contempo la Segreteria CSU ha deciso di proporre al Direttivo unitario – qualora la maggioranza non provvederà al ritiro dei tre decreti e all’accoglimento delle richieste sindacali – un percorso di mobilitazione che porterà in breve tempo alla proclamazione dello sciopero generale dei lavoratori di tutte le categorie.
comunicato stampa
CSU