San Marino. Csu: “preoccupazione per il controllo politico dell’attività giornalistica”

Il presupposto di partenza è che “è necessaria una regolamentazione del sistema dell’informazione”. Così la Centrale sindacale unitaria, in una nota dopo l’incontro dei giorni scorsi, cono una delegazione dell’Usgi, l’Unione Sammarinese Giornalisti e fotoreporter, per affrontare il tema della nuova legge sull’editoria e la professione giornalistica, portata in prima lettura dalla segreteria di Stato all’Informazione.

Diversi gli aspetti di “convergenza nella valutazione complessiva del progetto legislativo” tra Csu e Usgi, spiegano in una nota dal sindacato.

I segretari generali di Csdl e Cdls (rispettivamente Giuliano Tamagnini e Marco Tura) hanno come prima cosa poi ricordato come in passato la Csu si fosse impegnata “verso l’obiettivo di raggiungere una definizione contrattuale dell’attività giornalistica”.

Entrando poi nel merito dell’articolato, tra le altre cose, dalla Cus “è stata condivisa la preoccupazione per il controllo politico dell’attività giornalistica che di fatto si verrebbe a realizzare con la legge, attraverso l’istituzione dell’Autorità Garante per l’Informazione, formata a 5 membri di cui tre di nomina politica”.

Nell’incontro con l’Usgi è stato sottolineato anche “il paradosso – scrivono dalla Csu – del riconoscimento del titolo di giornalista rilasciato dall’Italia, ma anche dagli altri paesi, mentre tale titolo non sarebbe riconosciuto a chi esercita da anni questa professione a San Marino, il quale dovrebbe sostenere una prova d’esame, sottoponendosi al giudizio dell’Autorità Garante, formata a maggioranza da esponenti politici”.

Per il sindacato “l’indipendenza della professione giornalistica dal potere politico, è un obiettivo particolarmente condiviso. Peraltro, la proposta di legge non provvede ad abrogare quegli articoli della precedente legge sull’informazione che gli stessi giornalisti hanno definito ‘legge bavaglio’, mettendo significativi limiti nell’esercizio del diritto di cronaca”.

Per la CSU “superare questi ostacoli è indispensabile per consentire il pieno diritto di informare adeguatamente i cittadini, anche in quei casi di cronaca giudiziaria che vedono coinvolti personaggi di spicco della vita pubblica sammarinese”. (…) San Marino Oggi