San Marino. “Da 180.000 a 150.000 euro comprensivo di ogni benefit”. Capicchioni e Valentini: “Bcsm ha adeguato l’importo del tetto annuale degli stipendi”.

Schermata 2015-05-30 alle 18.33.36“Banca Centrale ha confermato l’applicazione della Legge di Bilancio.

Banca centrale, i segretari di Stato agli Affari Esteri, Pasquale Valentini, e alle Finanze, Giancarlo Capicchioni, rimarcano alcuni punti: :

“In riferimento alle retribuzioni e/o compensi elargiti a funzionari, consulenti e collaboratori della Banca di Stato, per l’anno corrente Banca Centrale ha confermato l’applicazione della Legge di Bilancio, adeguando l’importo del tetto annuale degli stipendi da 180.000 a 150.000 €, e precisando che tale importo deve ritenersi comprensivo di ogni benefit riconosciuto, da quantificarsi economicamente in modo congruo, così come previ- sto dall’art. 41 della L. 219/2014.

Inoltre, come si può evincere nel verbale dell’Assemblea dei soci di Bcsm, lo stesso responsabile alle Finanze ha rammentato come la valenza normativa della Legge 219/2014 imponga la sua applicazione, al pari di ogni altra legge.

Circa il cosiddetto “rifiuto delle banche” occorre sgombrare il campo da interpretazioni dei fatti errate e fuorvianti. In sede di Assemblea, esponendo le proprie perplessità, i rappresentanti delle banche sammarinesi hanno chiesto chiarimenti in ordine all’applicazione della disposizione in oggetto, che potrebbe creare problemi all’interno degli istituti bancari.

A tale specifica richiesta, i due segretari di Stato hanno manifestato il proprio impegno a un ulteriore approfondimento, per addivenire a una decisione condivisa. Su tale punto, e non quindi sull’applicazione della normativa nei confronti di Banca Centrale – i soci di minoranza hanno ritenuto di astenersi dalla sull’importanza di dare a Cassa di Risparmio una governance di alto profilo, estranea alla politica. L’ex segretario Felici avrebbe potuto fare di Cassa di Risparmio il motore finanziario dello sviluppo, e invece finirà con l’essere privatizzata.

Infatti, anche se ai più è sfuggito, il segretario Capicchioni, in un passaggio del suo riferimento, ha lasciato intendere che non c’è possibilità di accantonare la quota capitale dei titoli del debito emessi per la ricapitalizzazione di Cassa di Risparmio.

In altre parole, a breve, si votazione”.

Una presa di posizione precisa che dovrebbe sgombrare il campo da ogni dubbio o possibile strumentalizzazione. La Tribuna