Per quanto mi concerne personalmente e professionalmente riguardo a quanto contenuto nel documento in oggetto, mi pregio comunicarle di avere già dato relativo mandato ai miei legali sammarinesi e italiani per la dovuta tutela della mia persona e della mia professionalità”.
Termina così il direttore generale della San Marino Rtv, Carlo Romeo, nella letteda datata 8 dicembre inviata al Segretario di Stato con delega alle Telecomunicazioni, Antonella Mularoni e per conoscenza anche al Direttore Generale della Rai Gubitosi e al Presidente del Collegio sindacale Ascoli, in risposta alla lettera del Presidente dell’emittente di Stato, Luca Marcucci che invece si lamentava della direzione generale. lettera fatta pubblicare ieri sul sito della San Marino Rtv dopo che sempre ieri sulla stampa è emersa la posizione di Marcucci. In una sorta quindi di strano deja vù, ritornano ad essere contrapposte e con tensioni, le figure di Dg e del presidente del Cda come ai tempi di Carmen lasorella e Stefano Piva, anche se quella volta erano situazioni e motivi diversi.
La risposta del Direttore Generale
Nella lettera di Carlo Romeo al segretario Mularoni viene spesso ricordato come nelle delibere di Cda o nelle occasioni ufficiale il consiglio di amministrazione abbia sempre approvato all’unanimità le proposte, i bilanci e i piani editoriali. Già fin dall’inizio scrive il Dg Romeo: “nel marzo 2013 sono stati approvati all’unanimità dal Cda il Piano Editoriale e il Piano Industriale 2013-2015 cui la attuale Direzione Generale si è rigorosamente attenuta come confermano i verbali dei Cda successivi anch’essi approvati all’unanimità”. E poi ancora: “le procedure formali di gestione della attuale Direzione Generale non sono state modificate in alcun modo rispetto alle precedenti Direzioni”.
Bilancio
Il Dg contesta al Presidente di avere riportato i dati “in modo parziale e fuorviante” che il bilancio 2013 “attesta un trend che passa da 935.687 (2012) a 1.097.373 (2013) con un aumento oggettivo dei ricavi stessi per 161.686, ossia circa del 17%”. In aggiunta spiega che “la variazione percentuale di miglioramento della raccolta pubblicitaria nel 2013 rispetto al 2012 risulta invece di ben + 57%” circa. Contestati, numeri alla mano, anche altri dati conentuti nella lettera di Marcucci, tanto che Romeo spiega che “nel 2013 è nettamente aumentata la capacità dell’Azienda di produrre propri programmi di successo, quindi la propria stessa creatività, determinando un incremento dei ricavi, che soprattutto provengono da investitori esterni e non da campagne istituzionali”. Anche il Mol, il Margine Operativo lordo del 2014 anziché essere negativo, “è – sottolinea – in netto miglioramento. Nel 2012 era -672.000, nel 2013 era -338.000, con un aumento del MOl di + 334.000, portando una variazione in positivo del 50% circa in un solo anno.
Informazioni fuorvianti
Accusa di “informazioni fuorvianti” poi dal Dg al presidente, per i dati disaggregati forniti “infatti – scrive il dg – è naturale che periodicamente si verifichino maggiori spese o investimenti a fronte di entrate che avvengono in periodi diversi dell’anno. Carlo Romeo contesta anche l’accusa di “un fatto molto grave” di “rettificazione contabile”, citato nel documento di Marcucci “senza ulteriori precisazioni” ma “non risulta alcun documento agli atti di un eventuale illecito, né riscontro nei bilanci che giustifichi tale affermazione”.
Sui costi operativi complessivi, il Dg ricorda, i costi operativi complessivi si siano ridotti da 5.451.000 nel 2012 a 5.248.000 nel 2013, con un decremento di 203.000 pari al 4% circa. “Questo è stato ottenuto – spiega – (come anche riportato nella relazione del Presidente al bilancio 2013) non con tagli sul personale, bensì con una maggiore razionalizzazione dei costi relativi agli straordinari, e ‘soprattutto alla politica della Direzione Aziendale che ha pianificato un maggior utilizzo delle ferie da parte dei dipendenti della San Marino RTV’. Non vi sono state riduzioni nella produzione, bensì una razionalizzazione dei costi relativi ai servizi offerti.
Le contraddizioni
Il dg Romeo poi evidenzia delle contraddizioni nelle dichiarazioni di Marcucci e scrive: “Non si comprende come possano accordarsi le dichiarazioni del Presidente, in quanto par-te integrante del Consiglio d’Amministrazione e legale rappresentante dell’Azienda, riportate nel documento in questione, con quelle dello stesso sottoscritte e firmate a chiusura del bilancio consuntivo 2013 (nonché in altri atti ufficiali da lui approvati). Nel documento aziendale ufficiale, infatti si riporta testualmente, tra le altre cose: ‘(….) Considerazioni a parte meritano gli investimenti in programmi televisivi, che sono passati da 9.000 Euro circa nel 2012 a 144.000 Euro circa nel 2013″. “Il Presidente – prosegue il Dg – ha inoltre inviato semestralmente alla Commissione di Vigilanza e al Presidente dell’ERAS le relazioni circa le produzioni della San Marino RTV, dalle quali si evince il ruolo attivo e propositivo dell’Azienda”. Inoltre non manca di evidenziare che “La firma delle Convenzioni, è di competenza e in capo al Presidente, così come gli atti deliberativi del Consiglio di Amministrazione. Risulta quindi quantomeno strano che, nel documento da lui diffuso, si esprimano obiezioni ad atti da lui stesso firmati”. Contestata duramente anche l’accusa di “sforamento sugli ordini d’acquisto da parte del Direttore Generale senza copertura giuridico-finanziaria”. Scrive il dg: “Il CdA delibera su preventivi, consuntivi e sul Piano d’Investimento da inviare all’ERAS per l’anno successivo delegando al Direttore Generale, come in tutte le aziende, la gestione del piano approvato; non esiste un documento che indichi il fatto che il Direttore Generale abbia ‘autorizzato’ una spesa difforme rispetto a quanto deliberato dal CdA”.
Carlo Romeo inoltre ricorda che la “San Marino RTV è un’azienda che ha un Collegio Sindacale ed una Società di revisione contabile. Poichè gli stessi non hanno mai espresso obiezioni, rilievi o appunti negativi sulle spese effettuate e sui bilanci si assume che non sussista alcuna irregolarità nella gestione finanziaria dell’azienda tantomeno da parte del Direttore Generale. Se il Presidente ritiene di essere a conoscenza di illeciti perpetrati a danno dell’azienda e suo, in quanto legale rappresentante, sarebbe più corretto che procedesse in primis presso il Consiglio di Amministrazione, di cui è parte integrante ed espressione, e nel caso successivamente con la magistratura competente”.
Carlo Romeo fa notare di non essere stato a conoscenza della lettera di Marcucci fino a quando non è stata inviata al segretario Mularoni e che era sconosciuta “a quanto risulta, dei membri del Cda cui la medesima Direzione Generale di SMRTV” ha provveduto a inoltrarla “non ap- pena” gli è pervenuta.
Poi sottolinea come “in ogni occasione pubblica, non ultime la visita della Reggenza presso la Sede di Rtv davanti a tutti i dipendenti e ai segretari di Stato, tenutasi il 16 settembre u.s. e la Convention ufficiale di presentazione del Palinsesto 2013-2014 dell’11 ottorre u.s., il Presidente del Consiglio di Amministrazione della SMRTV ha sempre manifestato forte apprezzamento per l’andamento e la gestione dell’Azienda, ringraziando esplicitamente e formalmente il Direttore Generale per i risultati conseguiti”.
Conclude quindi il Dg che “È fondamentale conoscere, per la salvaguardia stessa dell’Azienda, che tipo di circolazione possa avere avuto detta documentazione. la presenza di dati aziendalmente sensibili e riservati sia di natura finanziaria che tecnica può mettere infatti a rischio gli asset e i piani aziendali, arrecandone danni consistenti, per non evidenziare quelle che risultano a tutti gli effetti apparenti manovre clandestine volte a delegittimare i vertici aziendali Rai della San Marino Rtv regolarmente nominati e sulla cui gestione risultano formalmente e a tutti gli effetti, sia da parte sammarinese che italiana, soltanto riscontri positivi.
Esiste infatti la concreta possibilità che tale documento, con una non corretta diffusione, sia stato e possa essere usato contro l’azienda stessa, andando a incidere fra l’altro sulle regole della concorrenza nonché, visto il tenore di numerose affermazioni e la riservatezza di alcune informazioni presenti, a penalizzare gravemente la realtà e l’immagine aziendale di fronte ad eventuali sponsor, media, partner, competitors, forze politiche e investitori che avessero o avessero avuto, casualmente o meno, l’opportunità di leggerlo.
A titolo di meri esempi, non è difficile immaginare la reazione di una forza politica contraria all’accordo radiotelevisivo fra San Marino e Italia oppure di un potenziale investitore pubblicitario, interessato a investire su una azienda il cui Presidente si esprima all’esterno nelle modalità del documento in oggetto fuorviandone la effettiva realtà”.
Di qui la frase finale con cui dà mandato ai propri legali.
Intanto ai piani alti della Rtv il 10 dicembre si è tenuto un “dibattito approfondito” da parte del Cda che “ha confermato con delibera all’unanimità, sentito anche il Collegio dei Sindaci e con l’astensione di Luca Marcucci, la piena fiducia al Direttore Generale e alla sua gestione dell’Azienda, dichiarando in delibera di non condividere l’operato del Presidente Marcucci e convocando uno specifico Cda l’8 gennaio pv. in merito per valutare tale comportamento”.
Franco Cavalli, San Marino Oggi