Da commessi a consulenti di fiducia dei clienti con offerte di prodotti sempre più su misura, per servizi personalizzati, senza dimenticare le vendite on line e la sempre più necessaria protezione dei dati. L’Osla, l’Organizzazione sammarinese degli imprenditori, annuncia che «il settore commercio potrà contare su una normativa aggiornata ai mutamenti intervenuti sia a livello di operatività degli esercizi commerciali, sia a livello di abitudini di acquisto dei consumatori». Si è infatti riunito per la prima volta presso la segreteria di Stato per il Commercio, il tavolo di confronto sulle modifiche alla Legge n. 130 del 2010 regolante il commercio a San Marino. «Osla ha chiaramente espresso al segretario Andrea Zafferani (foto) il proprio obiettivo – fanno sapere i vertici dell’organizzaizone – e cioè garantire agli operatori economici uno strumento che oltre a essere lo specchio dei tempi, riconduca fenomeni nati spontaneamente in sistemi strategicamente pianificati e trasformi debolezze in opportunità. È necessario che la nuova legge ricomprenda al suo interno tutte le tipologie di esercizio del commercio: il dettaglio; l’ingrosso; i pubblici esercizi; l’intermediazione commerciale nelle sue diverse forme, comprese quelle più evolute che non trovano alcun riscontro nella normativa attuale, ferma al 1990». La nuova legge deve considerare con altrettanta attenzione il commercio turistico – come viene rimarcato da Osla – quindi il Centro Storico della Capitale, nonché il commercio nei Centri Storici del Paese, sia per garantire ai residenti i bisogni primari, sia per immaginarli come luoghi di attrazione e nuove frequentazioni grazie a nuovi indirizzi di specializzazione commerciale. Questo senza dimenticare la possibilità di conversione delle aree industriali da riqualificare in aree commerciali. Il Resto del Carlino
