Da molti anni osservo e denuncio l’azione della cricca che, tra le altre cose, ha sempre mirato alla privatizzazione della sanità e dell’energia. Attraverso i suoi picciotti ha tentato di mettere in crisi l’Istituto per la Sicurezza Sociale e l’Azienda dei Servizi, per strangolare il Paese e tirare i fili del teatrino.
Nani e ballerine si sono prestati a questo diabolico gioco e infatti le due strutture pubbliche traballano.
L’AASS è in confusione, i governi non hanno una linea politica, tantomeno un Piano Energetico, il bilancio scricchiola.
L’ISS è continuamente sotto attacco per incapacità dirigenziali, per impostazioni prive di logica e di buon senso, per la non applicazione del Piano Sanitario, per tempi di attesa sempre più lunghi, per una gestione politica approssimativa.
Viene favorito e incentivato il ricorso al privato discriminando i cittadini meno abbienti e creando una insidia reale per la sopravvivenza del pubblico.
Se la sanità pubblica non dà risposte qualificate, veloci, avanzate tecnologicamente; se non si mette in atto una organizzazione efficiente e armonica, la privatizzazione strisciante ha successo provocando danni enormi.
Dal punto di vista del personale sanitario abbiamo un grosso potenziale umano e professionale, ma se non viene ascoltato, motivato, organizzato, si corre il rischio di perderlo.
Non siamo clienti di un’azienda sanitaria.
Siamo cittadini-pazienti titolari di un diritto alla salute.
Emilio Della Balda