San Marino, da Rete dure critiche al Governo sul progetto di legge contro gli abusi nello sport: “Persa un’occasione di vera tutela dei minori”

Con un comunicato diffuso oggi, è arrivata la presa di posizione di una forza politica d’opposizione sul progetto di legge contro gli abusi sui minori in ambito sportivo, presentato dal Segretario di Stato allo Sport.

Pur riconoscendo l’importanza del provvedimento, che introduce la sospensione da incarichi sportivi per chi venga condannato in primo grado per abusi su minori o violenza di genere, la nota di Rete denuncia la “mancata volontà di introdurre la sospensione già a partire dal rinvio a giudizio”.

In un ambiente come quello sportivo la priorità deve essere proteggere i bambini: il rischio che un potenziale pedofilo possa continuare a frequentare luoghi con minori è intollerabile”, si legge nel comunicato.

Critiche durissime vengono rivolte anche all’ordine del giorno approvato in Consiglio in merito al caso del pedofilo sammarinese rimasto libero di frequentare ambienti con bambini fino al 23 agosto, nonostante la condanna definitiva fosse già nota al Congresso di Stato dal 2 luglio.

Con questo OdG vergognoso, la maggioranza ha scelto di coprire, non di chiarire, rinunciando a trasparenza, accertamenti e responsabilità”, prosegue la nota, che parla di “una pagina nerissima per il Paese”.

Il comunicato si conclude con un messaggio chiaro: “Noi grideremo la nostra indignazione finché avremo fiato, perché una situazione così grave non può e non deve passare sotto silenzio”.

Il comunicato stampa integrale di Rete

“Abbiamo sostenuto con convinzione il Progetto di legge contro gli abusi sui minori in ambito sportivo, presentato dal Segretario Fabbri. Una misura necessaria, che introduce la sospensione da qualsiasi incarico sportivo per coloro che risultino condannati in primo grado per abusi su minori o violenza di genere. Tuttavia, riteniamo che sia stata persa un’occasione fondamentale per rafforzare questa tutela, prevedendo la sospensione già a partire dal rinvio a giudizio.

Non ci troviamo nell’ambito del diritto penale, dove la presunzione d’innocenza è – giustamente – un principio intoccabile. Qui parliamo di prevenzione in un ambiente particolare, quello sportivo.

Quando c’è anche solo il sospetto, fondato, che una persona possa aver commesso abusi su minori, la priorità deve essere una sola: proteggere i bambini.

Il rischio che un potenziale pedofilo possa continuare a frequentare luoghi dove ci sono minori è, per noi, intollerabile.

E invece il Governo ed i “nuovi Cesari” della maggioranza, che trattano l’aula Consigliare come una “cosa propria”, nonostante le contrarietà emerse anche al loro interno, hanno scelto di tirare avanti, ignorando questo elementare principio di prudenza.

Inoltre, esprimiamo il nostro sdegno per l’ordine del giorno approvato dalla maggioranza in merito al caso del pedofilo sammarinese, rimasto libero di frequentare ambienti con bambini fino al 23 agosto, nonostante già dal 2 luglio tutto il Congresso di Stato fosse perfettamente a conoscenza della sua condanna definitiva. Nessun congressista ha mosso un dito.

Con questo OdG vergognoso, la maggioranza ha dimostrato di voler coprire, come sempre accade a San Marino, non chiarire.

Ha scelto deliberatamente di non accertare responsabilità gravissime, dando un colpo di spugna a una vicenda che meritava invece trasparenza, rigore, accertamenti ed assunzioni di responsabilità. A nulla sono valsi gli accorati appelli del Gruppo genitori, che chiedevano una svolta.

La maggioranza ha scelto ancora una volta l’omertà, l’omissione, il silenzio.

Questa è una pagina nerissima per il nostro Paese. Di fronte a un Congresso di Stato che porta sul groppone responsabilità così gravi, noi grideremo la nostra indignazione finché avremo fiato, perché una situazione indegna come questa non può e non deve passare sotto silenzio.”