San Marino. Da RF, Libera e Rete la più vergognosa interpellanza che ho visto da quando “racconto” San Marino. Qualcuno è più incensurato di altri? … di Enrico Lazzari

 

Eh… Niente! Non vi entra proprio in quella “zucca”! Proviamo a ripeterlo, per l’ennesima volta, fino allo sfinimento! Ogni cittadino è innocente, pienamente legittimato civilmente, politicamente e moralmente fino a sentenza definitiva di condanna!

Mi riferisco, ovviamente, alla risonante -quanto “stupida” e strumentale- interpellanza (leggila qui) che esponenti di Libera, Repubblica Futura e Rete hanno presentato poche ore fa censurando il fatto che due politici di lungo corso, Fiorenzo Stolfi e Paride Andreoli, abbiano preso parte ad una riunione prettamente politica, quindi non istituzionale, fra il Pdcs -che l’avrebbe convocata-, il Psd, Alleanza Riformista ed Elego.

Certo, utilizzare Palazzo Begni per una riunione non istituzionale non è il massimo… Ma i firmatari dell’interpellanza non hanno mai fatto summit non istituzionali ma politici in quella sede o in un’altra sede istituzionale? Eppure, oggi simili riunioni vengono presentate come uno “scandalo”. Ma dove sta lo scandalo?

Nella presenza a quella riunione di due politici -politicamente s’intende- “anziani”? Non credo, visto che fra i firmatari mi sembra di scorgere la sigla di Fernando Bindi, di Rf, già di Ap nata da una scissione democristiana decenni addietro… Se un “non giovane” firma l’interpellanza, deduco che lo scandalo non sia legato all’età -politica o fisica- dei partecipanti.

Quindi escludiamo che il problema per i partiti di opposizione, sia l’età o la grande esperienza in politica di Stolfi e Andreoli.

Sarà la fedina penale allora, penserà erroneamente qualcuno… Impossibile, visto che tutti i partecipanti a quella riunione sono incensurati. Sì, anche Stolfi, assolto per alcuni capi di imputazione e prosciolto per altri che lo videro imputato nel controverso Processo Mazzini, istruito -non mi sembra un dato trascurabile- da un giudice inquirente che è oggi a sua volta imputato e creato negli anni più buoi del Diritto e della Democrazia moderna sammarinese, lo scorso decennio, quando anche parte del tribunale, a qualcuno, potrebbe sembrare essere -e ribadisco sembrare- deviata su interessi privati (della “cricca” facente capo alla governance di Banca CIS?) che non di Diritto e Giustizia.

Ancor meno strumentalizzabile è la “fedina” di Andreoli, indagato molti anni fa (sette o otto, non ricordo ora) in una indagine che non sembra aver fatto un passo avanti o un passo indietro da allora. Addirittura -e anche qui vado a memoria, mi perdonerete se mi sbaglio, ma non credo di sbagliarmi- lo stesso, nella all’epoca risonante “Inchiesta dei Tavolucci”, non mi risulta sia mai stato convocato per un interrogatorio e tantomeno mi risulta sia stato rinviato a giudizio, atto che peraltro appare pressochè impossibile dopo lo stallo infinito di questa indagine.

Ma, chi non sa distinguere, come i firmatari dell’interpellanza in questione, un indagato da un imputato (esponendosi al reato di diffamazione secondo il mio modesto parere) come può definirsi più autorevole o più legittimato a rappresentare una comunità di chi ha governato il Paese quando tutti “si stava meglio” ed è uscito indenne, assolto o prosciolto, da una controversa ed eclatante azione giudiziaria che è arrivata a contare -mi si permetta- anche i “peli del c***” ai politici e ministri finiti nel mirino del Giudice Alberto Buriani, subendo perdipiù anche mesi e mesi di custodia cautelare senza poi venire condannati per i reati alla base della, quindi, immotivata privazione della libertà?

Tutti i firmatari dell’interpellanza, mi chiedo, sono con una fedina penale linda come lo sono Stolfi e Andreoli nel casellario giudiziario? Non so… E tutti i compagni di partito dei firmatari? A Rete, inoltre, vorrei chiedere: avete forse mai sostenuto un vostro Segretario di Stato anche dopo il suo rinvio a giudizio? Se sì, perchè ora gridate allo scandalo per la presenza di un indagato, non rinviato a giudizio, ad una semplice riunione politica? Una domanda… Così, per capire i processi mentali che hanno portato a questa imbarazzante interpellanza…

Ho sempre sostenuto che uno dei più grandi problemi dell’attuale classe dirigente di San Marino sia l’essere traumaticamente rimasti “orfani” dei loro “padri” politici. L’uscita repentina di una intera classe dirigente spazzata via per via giudiziaria dalle inchieste aperte dal giudice Buriani, ha privato i “giovani” di allora e dirigenti di oggi dell’indispensabile passaggio di consegne, di esperienze, di contatti e di competenze da una generazione all’altra.

Ora, rivedere nel “background” di alcuni partiti rientrare con umiltà e senza mire di poltrone due di queste esperienze, a me incute ottimismo… E mi fa sperare che anche altri partiti, dal Pdcs a Libera, da Rf alle altre anime socialiste, posano presto beneficiare del supporto disinteressato dei loro “vecchi”, così da superare quel gap che rende l’attuale classe dirigente -lo dice l’attualità, non io- non pienamente adeguata ad affrontare le delicate sfide che presenta la gestione, la guida di una nazione.

Psd ed Elego hanno oggi un valore aggiunto rispetto tutti gli altri partiti. Un valore che non può che riversarsi in maniera positiva sul Paese e sulla sua classe dirigente attuale, la cui autorevolezza, competenza, esperienza, linea politica e di comunicazione è perfettamente espressa nei toni e nei contenuti di questa -par me ma anche per il Diritto e la Democrazia- vergognosa interpellanza!

Enrico Lazzari

Enrico Lazzari