San Marino. Dal Consiglio: “Questa opposizione si chiama sciacallaggio” … di Alberto Forcellini

Chi dice che i politici non hanno fantasia, per una volta è stato smentito. La mozione di sfiducia al Segretario agli Esteri Luca Beccari è stata definita con una notevole gamma di aggettivi: la più temeraria della storia, grottesca, non veritiera, anacronistica, inopportuna, immotivata, inutile, inesatta, disperata. Di certo, il teatrino della politica, ancora una volta ha dato il meglio di sé, scoprendo le carte sulle reali motivazioni di un atto politico importante com’è una mozione di sfiducia. Il lungo testo firmato da Libera, Repubblica Futura e MIS, infatti, tocca solo marginalmente la figura e il ruolo di Beccari puntando tutti i suoi strali su altri due Segretari di Stato: Federico Pedini Amati per la visita di Sgarbi, per il Natale delle Meraviglie e il cenone di Capodanno; Roberto Ciavatta per le sue dichiarazioni in tivù, quelle sulla presunta obbligatorietà del vaccino, oltre naturalmente ad altre affermazioni sulla pandemia. Il governo, invece, nella sua collegialità, ha sempre avuto l’obiettivo di coniugare le esigenze di tutela della salute pubblica, con quelle di tutela dell’economia. Ovviamente, tutto questo in un contesto dove l’andamento dei contagi non è mai stato prevedibile, tanto da mettere in crisi i governi di tutta Europa, che hanno sicuramente ben più mezzi del nostro. Proprio ieri la Germania ha registrato un nuovo record di contagi e di decessi, nonostante il lockdown. Nel mezzo ci stanno possibilità di errori e cambi di valutazione, che i congressisti sammarinesi hanno ammesso, ma anche sottolineando che di fronte ai problemi è importante trovare le soluzioni, non alimentare lo scontento che naturalmente pervade la gente.

Ci sta che, lavorando in buona fede, fuori non si sia capiti, o si scatenino invidie, o che si strumentalizzi San Marino per fini politici. Ci sta anche la reazione dell’Italia con l’inserimento di San Marino nell’elenco C. Ma è un dato di fatto che in due giorni il problema sia stato risolto, proprio grazie ai buoni uffici della politica estera. Allora di cosa parliamo?

Lo si capisce dal dibattito. Uno dei bersagli privilegiati è Roberto Ciavatta, che ha anche la delega agli Affari Politici, la quale, per l’opposizione dovrebbe andare a Beccari. Per colpirlo non ci sa fa scrupolo di manipolare frasi virgolettate per raccontare quello che non è, in un abile gioco di specchi. Che però viene scoperto e sbugiardato. Tutto ciò, senza tenere in minimo conto che, partendo da zero, il 26 marzo è stato sottoscritto un memorandum d’intesa con l’Italia grazie al quale sono arrivati i respiratori per la terapia intensiva, i DPI e i medicinali. Poi i vaccini: perché San Marino non ha iniziato la campagna di vaccinazione? Come se nella corsa mondiale al vaccino, la formica titanica si mettesse in competizione con i leoni e gli elefanti. Forse era più intelligente usare i canali diplomatici per entrare nella trattativa che ha visto l’Europa comprare il vaccino per tutti i suoi membri. E così è stato fatto, lavorando a questo scopo dallo scorso agosto tramite la diplomazia e tutti i canali che questo governo ha aperto, o riaperto.

Va da sé, che quello che doveva essere un attacco al cuore della politica estera, alla fine risulterà come uno dei suoi successi, compattando la maggioranza intorno al governo. Quindi, che senso ha avuto presentare una mozione di sfiducia e convocare un Consiglio, a fine anno, con ben altre cose da fare vista la contingenza, e con un costo di 20 mila euro fra personale, affitto del Kursaal e gettone ai Consiglieri?

Il fine era chiaramente politico, e cioè insinuare la malafede all’interno della maggioranza e creare tensioni nel governo. Questo in apparenza, perché più probabilmente, l’obiettivo vero era cementare un’opposizione sconfitta appena un anno fa alle elezioni, intorno ad un interesse comune. Un’opposizione che corrisponde alla ex maggioranza, la quale si è sfilacciata ed è andata in crisi non si capisce ancora perché dal momento che è stata sempre molto unita nel proteggere e affiancare coloro che hanno svuotate il sistema bancario e finanziario, che hanno distrutto il tribunale, eccetera, eccetera, ma che non riusciva ad approvare il bilancio di fine anno e ha dovuto inventarsi il famoso tavolo istituzionale. Un’opposizione, ex maggioranza, censurata dal Consiglio a seguito della relazione della commissione di inchiesta per avere protetto il disegno criminale portato avanti su San Marino. Un’opposizione che nella prima fase del Covid accusava il governo di essere appiattito sulle disposizioni italiane e che nella seconda fase lo accusa di fare delle cose diverse, mettendo in discussione il rapporto bilaterale.

Ora, se queste considerazioni potrebbero essere vere per Libera e Repubblica Futura, i cui rappresentanti erano in quel governo e ne sono stati i protagonisti, che senso ha l’affiancamento da parte di MIS (Movimento Ideali Socialisti), che non c’era, che si è messo in coalizione con Libera, per poi uscirne qualche mese fa, e ora ne appoggia le iniziative parlamentari? Questo, francamente, si presta ad una difficile lettura. A meno che, anche per MIS, si possa sposare la definizione data dal Consigliere Francesca Civerchia: “Questa opposizione si chiama sciacallaggio”.

a/f