Riceviamo e pubblichiamo
Quattro eccezionali strumentisti per il secondo appuntamento agli Orti dell’Arciprete e salutare in musica l’alba che nasce sotto la Pieve. Domenica 4 agosto, ore 6,00
La luce smagliante del sole che nasce. L’oro dei tromboni che riflettono i primi raggi. Un allineamento terra – cielo di una bellezza unica. Sarà proprio la bellezza, nelle sue diverse manifestazioni, il leitmovit del secondo appuntamento dell’Alba sul Monte in concerto: quella della musica, del panorama, della storia, della natura. Il compito di dare voce, o meglio il suono, a questo quadro, domenica 4 agosto, ore 6, presso gli Orti dell’Arciprete (Città), è affidato agli «Astrobones» un quartetto di tromboni proveniente dall’Astana Opera Symphony Orchestra, una delle più prestigiose istituzioni culturali di tutto il mondo. Il loro gruppo è composto da Farkhad Bulatov, Almas Sagymbaev, Radmir Madyarov, Kairat Yegimbaev. La loro principale area di interesse è ovviamente quella della musica classica, con brani scritti per un quartetto di tromboni. In ogni caso, nella loro attività, non disprezzano affatto incursioni nella musica moderna e in particolare amano l’improvvisazione.
Non a caso, dunque, il titolo scelto per questo concerto mattutino è: “Through the ages”. Un titolo cioè che subito suggerisce l’idea del viaggio, dell’esplorazione, delle nuove conoscenze. Come farà il quartetto di ottoni, anche attraverso l’esibizione di alcuni solisti, che proporranno un vero e proprio viaggio musicale nello spazio, nei generi musicali, nella storia. Le suggestioni suggerite dal panorama saranno ancor più sottolineate da un repertorio che, pur prediligendo i brani classici, indulgerà su brani popolari capaci di toccare le corde del sentimento.
L’Alba sul Monte in concerto è organizzata dalla Camerata del Titano, con il patrocinio della Segreteria di Stato alla Cultura e la collaborazione della Giunta di Castello di Città.
Come sempre, l’ingresso costerà 5 euro e, al termine del concerto, saranno offerti al pubblico bomboloni e caffè.
San Marino 2 agosto 2018
Musicarte si sposta alla Sagra Musicale Malatestiana
Lunedì 5 agosto, in sala Pamphili, la prima italiana dell’opera da camera “Rivale”
Chi abbia avuto l’opportunità di ascoltare l’anteprima di “Rivale” presso la Galleria di Arte Moderna, lunedì scorso, ne è rimasto estasiato. Lunedì prossimo 5 agosto, ore 21, in apertura della 70esima Sagra Musicale Malatestiana, l’opera di Lucia Ronchetti sarà rappresentata in prima assoluta italiana, con una grande orchestra.
Antico e moderno si uniscono in quest’opera da camera, che propone la rilettura del duello tra Tancredi e Clorinda, i due eroi resi celebri dal poema di Torquato Tasso.
Più nel dettaglio, “Rivale” è un’opera per voce femminile, viola, ensemble di ottoni ed ensemble di percussioni metalliche. Il lavoro è basato sul libretto scritto da Antoine Danchet nel 1701 per l’opera di Campra, Tancrede. La Clorinda creata da Tasso nella Gerusalemme liberata e rielaborata da Danchet, è una principessa guerriera che si trova a vivere un conflitto insolubile tra onore e sentimento.
Dopo la creazione alla Staatsoper Unter den Linden di Berlino nel 2017 e le riprese alla Staatsoper di Berlino nel 2017 e allo Staatstheater di Braunschweig nel 2018, per la prima volta Rivale è presentata in Italia in collaborazione tra diverse realtà organizzative (il News Music Project di San Marino e la Sagra Musicale Malatestiana) e sarà il soggetto di un film basato sulle prove dell’opera (anteprima del film nel Romaeuropa Festival 2019).
Hsiaopei Ku, voce solista, rappresenterà Clorinda mentre la voce di Tancredi sarà interpretata dal violoncellista Rohan de Saram. Nell’ambito dell’ensemble di ottoni e percussioni metalliche che rappresentano i guerrieri delle due fazioni, i mussulmani e i crociati andati a liberare Gerusalemme, saranno presenti i solisti John Kenny al trombone e Rodolfo Rossi alle percussioni.
I solisti e il New Music Theatre Ensemble saranno diretti da Augusto Ciavatta, direttore del New Music project di San Marino.
La particolarità della produzione risiede nell’idea di Augusto Ciavatta di realizzare una partitura operistica quale laboratorio di incontro e scambio tra solisti e studenti provenienti da paesi e culture diversi, uniti dalla passione per la creazione del teatro musicale contemporaneo.
L’esecuzione in forma di concerto, dopo le seance di ripresa filmica, rappresenta quindi il risultato di un ampio lavoro di coordinamento e di connessione tra musicisti straordinari, ognuno portatore di una propria esperienza performativa peculiare.
San Marino 2 agosto 2019
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