San Marino. Dal paradiso all’inferno in tre minuti: la Juvenes Dogana Futsal crolla nel finale, col Murata

 

Avanti 3-2, i biancorossoblù subiscono la rimonta tra 59′ e 60′. Zonzini: “Prestazione da cancellare”

La Juvenes Dogana non spezza la maledizione e cade anche con il Murata, per 4-5, nella 22a giornata del Campionato di futsal sammarinese, stavolta dopo aver condotto l’incontro fino al 58′. Andato sotto a metà primo tempo, per il goal di Casadei, il club di Serravalle aveva poi ribaltato il risultato, grazie alla doppietta di Bacciocchi e a Muraro, tenendo poi il vantaggio per il resto della partita, o quasi: a due minuti dalla fine, dopo la seconda rete di Casadei, che aveva dimezzato le distanze al 43′ su rigore, i bianconeri hanno colpito con Beinat e due volte con Conti, completando la controrimonta. Inutile l’ulteriore marcatura, nel recupero, di Bacciocchi, arrivata troppo tardi. Di “prestazione da cancellare” parla l’allenatore biancorossoblù, Claudio Zonzini, che si ritiene soddisfatto solo per il migliore approccio alla partita, rispetto alle precedenti, mostrato dalla squadra: “Almeno quello è stato fatto. L’incontro era in controllo, poi loro hanno segnato con un tiro deviato, che ha messo fuori causa Elia Cecchetti. È un peccato, perché in questo momento non siamo neanche fortunati. Subito l’1-0, abbiamo continuato a creare occasioni: la percezione era quella di poter pareggiare e andare in vantaggio, e così avevamo fatto”.

Una volta subita la rete del 3-2, però, nella mente dei giocatori biancorossoblù è scattato qualcosa, che lo stesso Zonzini non riesce a identificare, ma che ha portato “a tanti errori nel prendere le misure e a un atteggiamento passivo in difesa, perché le tre reti subite alla fine sono arrivate da altrettante ripartenze. Loro sono stati bravi e cinici ad approfittarne per schiantarci. Sul 3-3 la nostra partita è finita: è stato un colpo da ko. Sì, è arrivato il 5-4, ma come magra consolazione. Purtroppo, giocheremo già giovedì con la Folgore, l’incontro peggiore per ripartire, però dobbiamo farci un esame di coscienza per capire quello che possiamo dare di più, in campo, per voglia, grinta e attenzione. Insomma, le solite cose che chiedo ai ragazzi. La partita con il Murata è la dimostrazione che, se fai una grande prestazione, puoi giocartela con chiunque, altrimenti si può perdere anche contro squadre di bassa classifica, perché loro erano a 14 punti e noi a 32, le posizioni parlavano chiaro, considerando anche che all’andata avevamo vinto 6-2. La differenza c’era, pure a livello di gioco, ma, se l’atteggiamento è questo, anche una squadra meno attrezzata se la può giocare con noi, ed è lo stesso che noi vorremmo fare con formazioni di livello più alto. Così ha fatto il Murata, meritando, perché ci ha creduto fino alla fine”.