Riciclaggio e confisca di somme a soggetti condannati per gravi reati: l’Assemblea dei delegati della Federazione Industria della CSU si unisce alle preoccupazioni espresse dal Consiglio Grande e Generale. “Non si è parlato solo di Contratto di Lavoro, ma anche dei principali temi di attualità- spiegano i segretari FLI -CSU, Enzo Merlini e Giorgio Felici- e l’assemblea dei rappresentati sindacali ha valutato positivamente l’iniziativa promossa dal Movimento Rete, che ha dato vita ad un Ordine del Giorno votato dall’intera aula consiliare”.
“Senza entrare nel merito della richiesta di incontro che i Capitani Reggenti hanno inviato al Collegio dei Garanti e della relativa risposta, – continuano – è condivisibile l’intenzione di tenere sempre alta la guardia sulla corretta applicazione delle norme introdotte al fine di contrastare e punire ogni forma di reato, in particolare il riciclaggio e l’introduzione a San Marino di somme di provenienza malavitosa. Le diverse indagini hanno posto in evidenza come fosse diffusa la presenza nel sistema bancario e finanziario di ingenti somme provenienti da reati, anche gravi.
“Ha provocato sconcerto – sottolineano Merlini e Felci – la sequela di sentenze contraddittorie, che hanno visto la condanna in primo grado di diversi soggetti, con la relativa confisca di importanti somme e beni, e l’assoluzione in secondo grado, così come la presunta illegittimità costituzionale di alcune norme introdotte con l’assenso di Organismi internazionali. Qualora il Collegio Garante accogliesse le istanze presentate, dando luogo altresì alla restituzione delle somme confiscate, la volontà espressa da tutte le forze politiche e sociali e dalla popolazione di chiudere definitivamente con un passato segnato da troppe di opacità, verrebbe vanificata”.
“Allo stesso modo, – è la conclusione- verrebbe offuscata l’immagine che la RSM sta cercando di dare all’esterno, tesa a porre in evidenza il nuovo e virtuoso corso intrapreso verso l’accoglienza delle sole attività economiche sane. Il senso di impunità che ha permeato la storia recente della nostra Repubblica, verrebbe confermato e non è accettabile che chi ha sbagliato non solo non paghi, ma venga addirittura premiato”. Cdls