C’è in alcuni di noi una forza segreta indescrivibile che si traduce in prontezza e nella coscienza di poter imprimere una svolta, di dare un contributo. E così nel giro di pochi giorni anziché restare semplicemente alla finestra il fondatore della piattaforma Docenti.it e del Gestionale elenconazionalesupplenti.it (azienda con sede a San Marino) Giuseppe Lo Russo ha sviluppato, con il supporto del suo team di programmatori, una piattaforma, ‘ospedaliuniti.it’, che metta in connessione tutti gli ospedali italiani e nello specifico le terapie intensive, sub intensive e i reparti che stanno gestendo questa emergenza.
Lo Russo, come è riuscito in così poco tempo a sviluppare una piattaforma che potrebbe rivelarsi provvidenziale nel salvare vite umane?
“Anziché restare con le mani in mano e visto il dramma collettivo, abbiamo pensato di mettere a disposizione le nostre conoscenze. Non si tratta di business, peraltro nel momento in cui il progetto venisse recepito e adottato, dovrebbe essere la protezione civile ad utilizzarlo e sarebbe uno strumento in più nella gestione di questa emergenza. Una più che preziosa ricompensa per il nostro lavoro sarà l’aver contribuito a salvare anche solo una vita umana”.
Ci sono stati dei contatti a livello politico?
“Sì di contatti ne abbiamo avuti sia con la politica che con l’istituto superiore per la sanità, dall’Italia lo hanno giudicato un valido progetto annunciando la volontà di inserirlo nel prossimo decreto”.
Quanto tempo è stato necessario per mettere a punto la piattaforma?
“Siamo partiti venerdì scorso, lunedì abbiamo iniziato a lavorarci, noi abbiamo tutto pronto, veniamo dall’esperienza della scuola e abbiamo duplicato la piattaforma per l’area medica creando un’area riservata per le terapie intensive. Ora è necessaria altrettanta tempestività da chi dovrà recepirlo. In questo momento per far fronte all’emergenza serve anche lucidità. Non giova navigare al buio come in tanti stanno facendo”.
Il suo può realmente rappresentare un contributo fondamentale, nel frattempo la sua azienda che ha sede a San Marino sta subendo contraccolpi?
“Di questo non mi preoccupo, i dipendenti al momento stanno tutti lavorando in smart working, hanno a loro disposizione le tecnologie per andare avanti. Certo lavorando con il mondo della scuola il fatturato potrebbe risentirne ma ci stiamo muovendo anche su altri fronti, siamo abituati a guardarci intorno. In questo momento il fatturato non mi preoccupa, come ho detto stiamo continuando a lavorare. Il pensiero va a questa emergenza e al contributo che ci sentiamo in dovere di dare”.
Olga Mattioli