San Marino. Dall’Italia sospetti sulla liquidazione coatta di Asset Banca

Chissà se dopo il durissimo comunicato dell’on. Tancredi contro governo sammarinese e Banca Centrale che ci riporta ai tempi della black list, quelli di Adesso.sm avranno ancora voglia di difendere le proprie scelte in campo economico finanziario. Scelte che come abbiamo letto denotano un sacco di “coincidenze” abbastanza particolari. Tanto particolari da portare persino l’Italia, uno Stato estero, a mettere il becco nelle faccende sammarinesi. Evidentemente la situazione è grave e fuori controllo. Altro che dire che attaccare Banca Centrale significa volere la restaurazione! Attaccare Banca Centrale significa oggi difendere l’indipendenza sammarinese. La dichiarazione dell’on. Paolo Tancredi, capogruppo di Alternativa Popolare in Commissione Bilancio su banche di San Marino e frontalieri è durissima. Il riferimento alla liquidazione coatta amministrativa di Asset Banca è tutt’altro che velato. Scrive Tancredi: “Non può che destare preoccupazione l’atteggiamento della Banca Centrale e dello stesso governo di San Marino nella gestione delle crisi bancarie. Chiederò, in virtù degli accordi presenti e futuri, che tra l’altro prevedono l’ingresso nella UE di San Marino con l’annunciato appoggio del governo Italiano, di monitorare sulle possibili asimmetrie nelle decisioni assunte nel percorso di risoluzione di alcuni istituti con una prevalente presenza di soci, investitori, dipendenti di nazionalità italiana”. Si ricorda giusto per la cronaca che i provvedimenti di Banca Centrale contro Asset Banca sono stati vagliati per due volte dal Tribunale sammarinese che ha dato ragione proprio all’istituto bancario privato. Chissà cosa diranno dall’Italia quando vedranno la querela presentata dai soci Asset presso una procura italiana dove vengono messe nero su bianco tutte le “coincidenze” di cui sopra…

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