Considerato il Rapporto di valutazione del GRECO del 2011 sulla Repubblica di San Marino, in cui si raccomanda di “prestare maggiore attenzione alla questione dei potenziali conflitti di interesse per i dipendenti pubblici per garantire che la lista completa di proibizioni e incompatibilità, così come già prevista nella legislazione, venga compresa adeguatamente e applicata nella pratica”, in quanto “benché possano creare un clima di corruzione, si ritiene non sia stata prestata sufficiente attenzione”.
Considerato l’articolo 3 comma 2 della Legge 29 ottobre 2013 n.150 (legge oggetto di Referendum abrogativo), in cui si afferma che “L’attività libero professionale può essere svolta anche in favore e su libera scelta dei soggetti aventi diritto all’assistenza sanitaria dell’ISS” benché “limitatamente alle sole prestazioni che non rientrano nella copertura offerta dal Sistema Sanitario Pubblico”, prestazioni che però “saranno declinate con successivo regolamento”.
Considerati infine gli elementi programmatici inseriti nella Relazione di maggioranza del 26 luglio 2013 in cui vengono indicate tra le prioritarie aree di intervento della spending review, per ciò che concerne il settore sanitario, anche una “revisione della gamma di prestazioni garantite dal sistema pubblico”, nonché “l’ampliamento di un sistema integrato pubblico/privato nei servizi alla persona; […]preceduto da una fase di analisi e scelta politica circa il ripensamento delle attività necessariamente erogate dalla macchina pubblica, in applicazione al principio di sussidiarietà nei rapporti tra Stato e società”.
Mostrandosi dunque evidente la volontà di una progressiva limitazione delle prestazioni offerte dal sistema pubblico in favore di strutture private che disgregherebbe di fatto il principio della sanità libera e gratuita per tutti, subordinando la salute dei cittadini alle logiche di mercato e sviluppano un assistenzialismo di Stato nei confronti degli imprenditori della sanità privata,
interpelliamo il governo per conoscere
• se corrisponde al vero che il direttore sanitario ISS, dottor Dario Manzaroli, abbia gestito in passato e/o gestisca attualmente in modo diretto o attraverso familiari degli interessi in cliniche private operanti in territorio e/o fuori territorio;
• in caso di risposta affermativa, conoscere i nomi delle strutture in oggetto e sapere se il governo non consideri ciò un grave conflitto di interessi capace di influenzare indebitamente il direttore sanitario ISS nell’adempimento dei suoi doveri istituzionali.
Si richiede risposta scritta
I Consiglieri
Elena Tonnini
Luca Lazzari