San Marino. Dario Manzaroli per il riconoscimento dello Stato palestinese

Dottor Dario Manzaroli

Caro Direttore ,

chiedo nuovamente  ospitalità sulla sua pagina elettronica .

Di fronte a tanto orrore , come comune cittadino senza altre armi a disposizione , mi sento in obbligo   di intervenire ancora una volta  sulla questione Palestinese che è lo spartiacque fra la difesa di una pace basata sulla giustizia e sul riconoscimento dei diritti insopprimibili del popolo Palestinese e la legge del più forte che pretende ragione in quanto più forte.

E’ anche lo spartiacque fra il ristabilimento di un clima  di collaborazione internazionale ed il rischio di un progressivo e drammatico scivolamento verso un clima  di contrapposizione frontale  con il rischio dello scoppio della terza guerra mondiale .

Il conflitto fra israeliani e palestinesi non è cominciato il 7 ottobre 2023.

Data da oltre 50 anni e non è la prima volta che è contrassegnato da episodi   di  violenza inaudita  da una parte e dall’altra (ad esempio  Chabra e Chatila nel 1982 con almeno 3500 civili palestinesi  inermi massacrati dagli israeliani e dai loro alleati libanesi.)

Tali terribili episodi sono purtroppo la logica conseguenza  della  mancanza di una definitiva ricomposizione del conflitto Israelo-Palestinese con la creazione di due Stati come previsto dalla  decisione dell’ONU del 1948 .

Le parole di ieri di Netanyahu – il piccolo Pol Pot di Tel Aviv- non lasciano dubbi sulle intenzione di questo macellaio e sulla politica che i suoi governi stanno perseguendo da oltre 15 anni : “… due stati ? non è tempo di regali ai palestinesi “ ha dichiarato .  più chiaro di cosi non è possibile . La creazione di uno Stato Palestinese per Netanyahu  non solo non è immaginabile ma in ogni caso si tratterebbe di una gentile concessione degli israeliani . capito?

Dunque Il genocidio , la pulizia etnica, il terrorismo di Stato bombardando indiscriminatamente (30.000 morti civili) e distruggendo tutto , ma proprio tutto ( distrutti l’85% degli edifici e delle infrastrutture di Gaza in modo che i Palestinesi non abbiano più un luogo dove ritornare ) unitamente  alla spinta ai  coloni israeliani ad occupare – con l’aiuto dell’esercito di occupazione israeliano-  i territori palestinesi in Cisgiordania , sono i capisaldi della politica del piccolo Pol POt e dei suoi governi per espellere i Palestinesi e costruire la Grande Israele (la Grande Vergogna).

La Comunità internazionale , L’Europa (se ci sei batti un colpo) gli Stati Arabi moderati e gli stessi Stati Uniti (i principali sponsor di Israele ) devono con forza intervenire intanto per far cessare la carneficina (il termine genocidio non è gradito agli israeliani) . Intervenire con forza significa minacciare l’interruzione delle relazioni diplomatiche ed inviare una forza militare di interposizione a guida araba che si impegni al contempo a disarmare Hamas come prima fase della creazione dello Stato Palestinese .

Se  fosse insufficiente o impossibile ,  L’Onu avrebbe il dovere morale e politico di annullare il piano di partizione della Palestina in due stati che nel 1948 portò alla proclamazione dello Stato di Israele .

Un Atto di questo genere, decisamente estremo ma possibile , casserebbe la stessa   base giuridica  della nascita di Israele .

San Marino può-deve fare l’unico atto diplomatico efficace  a sua disposizione :

 

 

Dario Manzaroli