
Caro Direttore ,
chiedo nuovamente ospitalità sulla sua pagina elettronica .
Di fronte a tanto orrore , come comune cittadino senza altre armi a disposizione , mi sento in obbligo di intervenire ancora una volta sulla questione Palestinese che è lo spartiacque fra la difesa di una pace basata sulla giustizia e sul riconoscimento dei diritti insopprimibili del popolo Palestinese e la legge del più forte che pretende ragione in quanto più forte.
E’ anche lo spartiacque fra il ristabilimento di un clima di collaborazione internazionale ed il rischio di un progressivo e drammatico scivolamento verso un clima di contrapposizione frontale con il rischio dello scoppio della terza guerra mondiale .
Il conflitto fra israeliani e palestinesi non è cominciato il 7 ottobre 2023.
Data da oltre 50 anni e non è la prima volta che è contrassegnato da episodi di violenza inaudita da una parte e dall’altra (ad esempio Chabra e Chatila nel 1982 con almeno 3500 civili palestinesi inermi massacrati dagli israeliani e dai loro alleati libanesi.)
Tali terribili episodi sono purtroppo la logica conseguenza della mancanza di una definitiva ricomposizione del conflitto Israelo-Palestinese con la creazione di due Stati come previsto dalla decisione dell’ONU del 1948 .
Le parole di ieri di Netanyahu – il piccolo Pol Pot di Tel Aviv- non lasciano dubbi sulle intenzione di questo macellaio e sulla politica che i suoi governi stanno perseguendo da oltre 15 anni : “… due stati ? non è tempo di regali ai palestinesi “ ha dichiarato . più chiaro di cosi non è possibile . La creazione di uno Stato Palestinese per Netanyahu non solo non è immaginabile ma in ogni caso si tratterebbe di una gentile concessione degli israeliani . capito?
Dunque Il genocidio , la pulizia etnica, il terrorismo di Stato bombardando indiscriminatamente (30.000 morti civili) e distruggendo tutto , ma proprio tutto ( distrutti l’85% degli edifici e delle infrastrutture di Gaza in modo che i Palestinesi non abbiano più un luogo dove ritornare ) unitamente alla spinta ai coloni israeliani ad occupare – con l’aiuto dell’esercito di occupazione israeliano- i territori palestinesi in Cisgiordania , sono i capisaldi della politica del piccolo Pol POt e dei suoi governi per espellere i Palestinesi e costruire la Grande Israele (la Grande Vergogna).
La Comunità internazionale , L’Europa (se ci sei batti un colpo) gli Stati Arabi moderati e gli stessi Stati Uniti (i principali sponsor di Israele ) devono con forza intervenire intanto per far cessare la carneficina (il termine genocidio non è gradito agli israeliani) . Intervenire con forza significa minacciare l’interruzione delle relazioni diplomatiche ed inviare una forza militare di interposizione a guida araba che si impegni al contempo a disarmare Hamas come prima fase della creazione dello Stato Palestinese .
Se fosse insufficiente o impossibile , L’Onu avrebbe il dovere morale e politico di annullare il piano di partizione della Palestina in due stati che nel 1948 portò alla proclamazione dello Stato di Israele .
Un Atto di questo genere, decisamente estremo ma possibile , casserebbe la stessa base giuridica della nascita di Israele .
San Marino può-deve fare l’unico atto diplomatico efficace a sua disposizione :
Dario Manzaroli