Gli avvocati Marino Federico Fattori e Rossano Fabbri, per conto della Data Print Grafik, hanno rilasciato una nota nella quale dichiarano di “apprendere davvero con grande stupore ed amarezza i contenuti delle dichiarazioni riportate dagli organi di stampa gravemente lesive e diffamatorie oltre che evidentemente false e tendenziose”. La questione riguarda lo smantellamento dei macchinari di lavoro avvenuta durante lo scorso fine settimana, con i dipendenti che rischierebbero di rimanere disoccupati.
“Premettiamo di operare nell’ambito del territorio della Repubblica di San Marino-continua il comunicato- sin dall’anno 1987 con ottimi risultati e grandi soddisfazioni che hanno permesso alla società di adempire puntualmente ad ogni obbligazione, tassa e tributo”. Inoltre è dall’azienda ci tengono a specificare che “non abbiamo mai ricevuto alcuna sanzioni per violazioni amministrative e/o irregolarità tributarie essendo la Data Print sempre stata puntuale nei pagamenti di tutte le tasse, gli oneri sociali e i contributi nonché delle spettanze dei dipendenti e dei fornitori”.
Gli avvocati affermano che “agli ultimi anni l’azienda ha, purtroppo, subito una forte riduzione della produzione a causa, oltreché della nota crisi generale, anche dell’avvento delle stampanti laser in sostituzione delle stampanti ad impatto per moduli che era il ‘core business’ della Data Print Grafik, costringendo l’azienda ad una sistematica riduzione del personale che, a seguito anche di scissioni aziendali, da circa 45 dipendenti iniziali si è ridotta a poche unità”. Nell’estate scorsa la proprietà hacomunicato ai dipendenti la volontà di chiudere lo stabilimento, con l’intento di trasferire la restante produzione nell’azienda Modulsnap Srl di Coriano, garantendo, “coerentemente con il proprio modo di fare imprenditoria, a tutti i dipendenti della Data Print Grafik il posto di lavoro nonché la stessa remunerazione percepita nella Repubblica di San Marino.
Non eravamo obbligati ma lo abbiamo fatto anche se sarebbe costato molto di più” scrivono dall’azienda.“Nonostante quanto sopra -continua la nota- i dipendenti hanno rifiutato l’offerta rilanciando, tramite il sindacato, ulteriori richieste del tutto inaccettabili, compreso la richiesta di potere usufruire del calendario e dell’orario di lavoro vigente a San Marino. La società, pertanto, non ha fa o nessun ‘passo indietro’ come riportato dal sindacalista Paride Neri della Csdl, bensì sono stati i dipendenti i sindacati che inspiegabilmente hanno rifiutato la generosa proposta offerta dalla proprietà”.
Fabbri e Fattori scrivono inoltre che “questo rifiuto, frutto di un inspiegabile comportamento avallato dai sindacati, comporterà, tra l’altro, ulteriori costi a carico della collettività sammarinese facilmente evitabili se solo i dipendenti avessero accettato la proposta di lavoro”.
Pertanto, non vi è stato nessun ‘blitz’ da parte della proprietà la quale non ha fatto altro che procedere nel lavoro già programmato e comunicato alle autorità competenti (Ufficio del Lavoro), volto al trasferimento dei macchinari nell’azienda Modulsnap Srl di Coriano”.
La Data Print aggiunge che “occorre rendere noto che lunedì 3 dicembre alla ripresa del lavoro i dipendenti, trovando lo stabilimento sporco e in disordine a causa dello smontaggio di una rotativa, si sono inspiegabilmente rifiutati di pulire e mettere in ordine costringendo la società a rivolgersi ad una agenzia di pulizie esterne con ulteriori costi suo carico, oltre che altri comportamenti negligenti dei propri doveri e oltraggiosi per i terzi, a causa dei quali siamo già stati costretti adire le vie legali”.
Gli avvocati Fabbri e Fattori concludono che “questi sono i fatti facilmente dimostrabili e documentabili che verranno comprovati nelle competenti sedi nelle quali non mancheremo di adire anche contro gli autori della falsa rappresentazione della verità, i sindacalisti Paride Neri e Emanuel Santolini per le false e denigratorie asserzioni rilasciate agli organi di stampa”, chiude la nota.
La Serenissima