I numeri – nonostante vi sia sempre chi prova a raccontarla – non mentono mai. Dati aggregati in chiaro scuro quelli pubblicati da Banca Centrale del sistema bancario al 30 settembre 2018. Gli impieghi (i prestiti alla clientela) sono diminuiti di circa 50 milioni confermando il trend negativo da inizio anno con conseguente diminuzione del margine degli interessi e quindi degli utili potenziali delle banche sammarinesi. Ricordiamo che la voce utili dai prestiti è la voce principale degli utili di bilancio. Il dato è confermato anche dal calo del patrimonio netto di 10 milioni degli istituti di credito che sottintendono altre perdite in corso. Diminuendo gli impieghi calano in percentuale anche le sofferenze. Da valutare la presenza del calo se esiste anche in termini assoluti. Il totale attivo delle banche è in diminuzione di 7 milioni portando in ribasso al 7,5 per cento il rapporto tra patrimonio e attivo, dato negativo da monitorare con attenzione. In controtendenza i dati della raccolta che portano ad un aumento di 40 milioni diminuendo il passivo da inizio anno a 140 milioni di euro. Questo l’unico dato positivo che da solo non può certamente fare pensare a una inversione di tendenza, anzi. Sarebbe utile comprendere che cosa sta facendo in concreto Banca Centrale a favore del sistema, quali misure sono state prese e quali lo saranno. Sarà inoltre importante valutare ora quale impatto avrà la sentenza del tribunale amministrativo su Asset. E ancora se la stessa Banca Centrale finalmente troncherà col passato e guarderà avanti, cominciando dal fare giustizia sulla vicenda Asset, che vede ancora diversi correntisti in attesa di notizie positive.
Repubblica Sm