La domanda dopo la ripicca italiana di queste ultime ore sorge spontanea, come diceva decenni fa il giornalista Lubrano in una nota trasmissione televisiva.
Dato che tra poche ore saremo in FASCIA C per la Farnesina, relegandoci tra quegli stati europei in cui i cittadini non possono entrare in Italia se non dopo aver fatto il tampone o dopo avere fatto una quarantena quindi di fatto in ZONA ARANCIONE – parole peraltro scritte nero su bianco nel sito della Farnesina, non c’è piu’ bisogno di far fare sacrifici, probabilmente imposti dall’Italia, ai nostri ristoratori.
Perchè invece non attuare, anzi lasciare così com’è, l’ultimo decreto emanato dal Governo sammarinese che prevedeva la chiusura dei locali per il 31/12 alle 01.30 di notte anziché inginocchiarsi e farne uno come vuole l’Italia? Misura che permetterebbe ai sammarinesi, solo a noi a questo punto e tra di noi, di poter festeggiare con il cenone di Capodanno l’arrivo del 2021.
A questo punto l’Italia si è già cautelata con la chiusura, di fatto, del confine con San Marino fino al 06 gennaio quindi non c’è piu’ nessun problema di eventuali ipotetici, quanto assurdi, pericoli di contagio da parte di San Marino verso l’Italia.
Ma allora TENIAMO APERTI, con le consuete misure di sicurezza anticovid, i nostri ristoranti e festeggiamo, tra noi sammarinesi nei nostri locali aperti, la dipartita dell’infausto 2020 augurandoci che il 2021 sia totalmente diverso e pieno di speranza e di benessere per tutti.
L’idea potrebbe essere fattibile, anche perchè ancora San Marino è uno stato indipendente. O no?
Marco Severini – direttore del GiornaleSM