San Marino. Davide Natalini, Leon Engineering, risponde al sindacalista della Csdl Santolini

NataliniRiceviamo e pubblichiamo:
”Con sconcerto e stupore ho dovuto leggere le notizie apparse quest’oggi in merito a Leon Engineering S.p.A. e, più che altro, sul mio conto.
Quanto riportato dal sindacalista, Sig. Santolini è privo di fondamento e volutamente manipolato al solo scopo di far credere quello che non è.
Non intendo utilizzare lo spazio di questa stampa per polemizzare con detto signore che, al contrario, dimostra soltanto odio e rancore personale. Il problema, per quanto mi riguarda, rimane solamente suo. Vedremo se davanti alle Camere Penali ove sarà chiamato al più presto per vederlo condannare dei reati che ha commesso con i suoi epiteti, avrà la stessa forza e lo stesso coraggio.
Non sono fuggito, contrariamente a quanto si legge, bensì è da più di un mese che sono in corso operazioni commerciali, anche all’estero, per ristrutturare l’azienda dal momento che i supporti  finanziari che possono trovarsi a San Marino sono troppo deboli e, in ogni caso, insufficienti per supportare i volumi dell’azienda. Lo stato di salute del Paese è sotto gli occhi di tutti e in tale contesto non si poteva certo pretendere che la Società da me amministrata potesse godere di supporti finanziari proporzionati agli ordini ricevuti.
Il dato oggettivo e che San Marino è attualmente ingessata finanziariamente e non è in grado di ascoltare le esigenze degli imprenditori, contrariamente ad altri Paesi che, specialmente per certi settori come quello energetico dove opera l’azienda, danno garanzie  maggiori. Non è colpa mia se il sistema finora visto in questo questo Paese porta poi a dover fare i conti con il Tribunale penale e i corollari che ne conseguono. Non ci si può poi meravigliare se le aziende, che sono il motore trainante dell’economia di un Paese, sono costrette a migrare.
È quello che è successo alla mia realtà dove alla crescita aziendale corrispondeva una decrescita del Paese, incompatibile per qualunque imprenditore.
Sono stato costretto, ripeto: costretto, a cercare altrove (è bastato recarsi in Italia) le fonti finanziarie per scontare i crediti aziendali.
Inoltre è fatto notorio che ho personalmente denunciato una delle maggiori banche di San Marino per gravissimi reati (il fascicolo e tutt’ ora sul tavolo degli inquirenti sammarinesi) che mi hanno visto truffato con tanto di richieste illegittime di soldi (estorsione?) debitamente registrate e documentate.
Cosa devo pensare?  È così che si tratta chi viene a investire a San Marino? Sono incappato in un caso isolato o viste le decisioni prese negli ultimi mesi dai magistrati, devo pensare a qualcosa di più esteso?
Ho dato molto a San Marino e tutti i miei dipendenti sono sempre stati trattati molto bene, dando loro anche ben di più di quello concordato. Non vado nello specifico, ma ognuno di loro sa benissimo come era il clima in azienda e le libertà che riconoscevo.
Sinceramente leggere ora queste cattiverie gratuite e tendenziose, dopo tutto quello che l’azienda ha fatto grazie alle capacità di chi è abituato a lavorare e non da chi, al massimo, è capace solo di insultare, è molto triste e lascia solo amaro in bocca….
Per quanto riguarda i discorsi su eventuali istanze di fallimento … posso solo dire che chi vuole scagliare la prima pietra può accomodarsi …. ma deve anche essere pronto a parlarne davanti al Magistrato competente.
Davide Natalini
Amm.re Unico Leon Engineering S.p.A.