San Marino. Dc alla verifica interna: “Bisogna evitare il ribaltone”. Lonfernini e Mussoni, con una lettera consegnata al segretario e al presidente del Partito, provano a far chiarezza prima che sia troppo tardi.

Teodoro Lonfernini“Se abbiamo la coscienza a posto allora dobbiamo avere il coraggio di rimetterci in gioco”.

Non c’e? dubbio che la Democrazia cristiana stia passando attualmente, al suo interno, una fase piuttosto delicata e complessa, per non dire burrascosa che, forse fino a oggi, non aveva mai dovuto affrontare, cosi? come, del resto, tutta la classe politica e anche l’intera Repubblica di San Marino.

Come tutte le “crisi”, anche questa, per la Dc, potrebbe rivelarsi in realta? un’occasione per ridefinire gli obiettivi interni e rilanciarsi in maniera rinnovata all’esterno. Per farlo, pero?, sono necessari alcuni passaggi fondamentali non certo facili.
In sostanza, e? fondamentale che qualcuno dei suoi membri, a partire dalla base del partito, sia in grado di riaccendere quella “scintilla” – come afferma lo stesso Teodoro Lonfernini, segretario di Stato al Turismo, negli ultimi tempi affievolitasi notevolmente, in grado di rianimare un partito colpito al cuore dalle ultime inchieste giudiziarie per far scaturire nella Dc un dibattito molto serio e approfondito. Lonfernini, dal Forum dei Ministri del Turismo in svolgimento a Londra, fa il punto sulla delicata situazione che sta passando il suo partito, chiarendo, in particolare, le ultime notizie apparse ieri su Il Resto del Carlino, in cui si parla di “un documento segreto” che starebbe girando nel partito con l’intento di “rinnovarlo ed evitarne la scomparsa”. “Non si tratta ne? di un documento segreto, ne? di un documento rivoluzionario – ha dichiarato Lonfernini – ma sono semplici pensieri che ho scritto insieme all’amico Francesco Mussoni – segretario di Stato alla Sanita? – sui quali pero? ci contiamo molto e riteniamo di fondamentale importanza per il futuro della Dc. Alla luce dei fatti di cronaca giudiziaria che tutti i giorni ormai emergono con estrema brutalita? – prosegue – o facciamo chiarezza all’interno dei nostri organismi o il futuro che ci attende sara? fosco. In quel documento parliamo di politica che guarda al futuro e chiediamo che venga discusso nel prossimo Consiglio centrale della Dc. Non c’e? niente da ribaltare – sottolinea – anzi bisogna evitare il ribaltone, questo e? il termine piu? giusto da usare, evitare il ribaltamento. Il partito non rischia di rompersi, siamo uniti ma dobbiamo costruire nuove logiche e metodologie, bisogna tornare a fare in maniera molto forte la politica popolare tra la gente e con la gente partendo in primis dai nostri iscritti, difendendo la dignita? dell’intero gruppo della Dc, che ha subito l’imbarazzo generato da altri. Oggi ci vuole anche uno scatto di orgoglio e di convinzione maggiore, diversamente rischiamo, invece di governarle, di subire le situazioni. Si tratta di una verifica interna per vedere se abbiamo veramente tutti la coscienza a posto, e se l’abbiamo dobbiamo avere il coraggio di rimetterci in gioco”. La Tribuna