San Marino. Dc capofila del fronte anti-governo

La sala Montelupo di Domagnano, sede elettiva degli incontri del governo con i cittadini, si prepara domani sera ad accogliere ospiti e protagonisti diversi. Il mondo politico rappresentato dalle opposizioni e l’intero mondo economico e sociale, che include tutte le sigle sindacali e datoriali, si ritrova infatti in quella stessa sala per mandare un grido di allarme sulla necessita’ impellente del Paese di “proposte concrete, a fronte di annunci governativi tra allarmismo e approssimazione”. La serata, organizzata a partire dalle 21, dal Pdcs insieme a Psd e Ps, vedra’ la partecipazione delle altre forze politiche di minoranza presenti in Consiglio, Rete e Mdsi, piu’ Noi sammarinesi.

Ma non solo. “Abbiamo pensato di riunire anche associazioni sindacali e datoriali”, spiega Gian Carlo Venturini, segretario del Pdcs, nel presentare l’iniziativa alla stampa oggi da via delle Scalette. Infatti tutti i protagonisti della serata, malgrado ruoli, posizioni e visioni differenti, sono accomunati dalla difficolta’ dovuta “ad un atteggiamento di non risposta da parte del governo su temi anche delicati- chiarisce Venturini- come il lavoro e la legge sullo sviluppo, cosi’ come sul sistema bancario”.

La mancanza di risposte su temi vitali per il Paese genera quindi in tutti, puntualizza lo scudocrociato- e non solo nella politica- preoccupazione. Da via delle Scalette, affiancato dal capogruppo e da una delegazione di suoi consiglieri, Venturini sottolinea l’appuntamento inedito di domani: “Pur nella diversita’ di opinioni e ruoli, parti sindacali e datoriali, con la minoranza, si ritrovano per la prima volta tutti d’accordo per fare una serata che ha lo scopo di manifestare queste preoccupazioni”.
Ovvero che “non e’ possibile, in momenti cosi’ delicati del Paese, non affrontare certi temi nelle sedi preposte” perché’ “in discussione e’ l’intero sistema Paese.

“Venturini invita al contrario a fare fronte comune e, proprio per stigmatizzare l’atteggiamento del governo, bacchetta la sua assenza all’appuntamento organizzato da Abs venerdi’ scorso per affrontare il tema degli Nps.

“I veri assenti erano il governo e la maggioranza”, manda a dire. Quindi il capogruppo Alessandro Cardelli rincara la dose sulle mancanze del governo: “Nonostante le pressioni di opposizione e mondo economico ad oggi non e’ arrivato nessun progetto di legge su sviluppo ed economia”.

Per sopperire a queste carenze, la Dc ha iniziato al suo interno incontri e gruppi di lavoro su progetti e “avvieremo nelle prossime settimane- prosegue Cardelli- incontri con associazioni sindacali e datoriali per lavorare ad alcune proposte per l’economia”.

La Dc rivendica quindi l’essere una forza di opposizione “responsabile e propositiva”. Il consigliere Mariella Mularoni affronta quindi alcuni temi affrontati nell’ultima sessione consiliare, tra cui la nomina del direttore dell’Authority sanitaria. Rispetto alla rosa dei nomi proposti dal governo “noi abbiamo sostenuto che in quel ruolo dovesse esserci un sammarinese o comunque qualcuno residente che conoscesse bene la nostra realta’- spiega- purtroppo non e’ andata cosi’ ed e’ stata scelta una figura italiana”.

Prende la parola anche il consigliere Teodoro Lonfernini per sottolineare che, alla ormai quinta sessione consiliare, governo e maggioranza non hanno portato atti normativi in grado di fornire una continuita’ necessaria al Paese. Rammarico infine per l’unico provvedimento portato in Aula dalla maggioranza, il regolamento consiliare: “Se volevano completare il lavoro avviato nella precedente legislatura in modo trasparente- sostiene- non facevano la forzatura di portarlo in Aula”.

Infine, Pasquale Valentini interviene definendo “avvilente” l’andamento di alcuni dibattiti in Aula. Sulle banche, per esempio, “se non fosse intervenuta l’opposizone- spiega- non ci sarebbe neanche stato un dibattito”. E ogni osservazione fatta dalla minoranza “viene etichettata solo come qualcosa ‘contro'” . Non ci si rende conto, fa notare in conclusione Valentini, che “qualsiasi governo e’ di tutti, non di una parte”.