San Marino. Debiti del Gruppo C’è. Ad Adriano Santi: ”debiti con le banche coperti con il patrimonio”. Ma non dice di quanti milioni…

adriano santi“Il Gruppo C’è non ha sofferenze con il sistema bancario e non partecipa nemmeno per un euro ai crediti Npl degli istituti di credito”: con queste parole Adriano Santi, Amministratore delegato del gruppo sammarinese che opera nella grande distribuzione, smentisce quelle che definisce “facili strumentalizzazioni” e “mistificazione della realtà'”.

Nel mirino la pubblicazione di un documento che “ha un altro contenuto”, sostiene, rispetto quanto riportato dalla testata on line “giornalesm.com”. In una lunga nota, Santi spiega quindi che il documento riportato “indicherebbe che dal 2011 il gruppo C’è è tra i più esposti con la Cassa di Risparmio di San Marino“.

Diversamente “dispiace che si voglia mistificare la realtà- chiarisce l”Ad- non precisando che con ”posizione di rischio credito” si indichi chi ha affidamenti e non chi ha sofferenze verso la banca”. A monte, secondo Santi, c’è la volontà di “screditare le nostra azienda solo per il fatto che uno dei nostri soci è Luigi Mazza”, consigliere uscente del Partito democristiano cristiano sammarinese.

E quindi “con la pubblicazione di un documento che ha un altro contenuto- prosegue- volendo alludere che il Gruppo C’è abbia difficoltà economiche, può creare danni gravi all’immagine reputazionale e anche confusione nei dipendenti e fornitori”.

Santi punta poi a ricordare la crescita del gruppo imprenditoriale: nel 2001 vi era solo il supermercato a Fiorentino che fatturava 9 milioni di euro con galleria commerciale e impiegava 50 dipendenti. Oggi invece è titolare di 6 supermercati di cui 4 in territorio, di un’armeria e un negozio di abbigliamento, inoltre a breve gestirà una ferramenta, detiene partecipazioni in altre società in territorio, fra i quali un distributore di benzina e un pub.

“Il gruppo C’è fattura quasi 45 milioni di euro- sottolinea- dà occupazione a oltre 180 dipendenti, in gran parte sammarinesi e residenti, genera indotto e lavoro per altre imprese sammarinesi nel settore delle manutenzioni, della sicurezza e pulizie”.

I supermercati inoltre, puntualizza, sono fra i principali clienti della Centrale del Latte del Consorzio Vini Tipici del Consorzio Terre di San Marino, di forni e pasticcerie locali a sostegno della nostra economia.

“E’ un’azienda sammarinese i cui soci sono sammarinesi- prosegue- per realizzare il suo sviluppo ha effettuato investimenti immobiliari e in beni strumentali per oltre 25 mln di euro negli ultimi 15 anni, grazie anche al sostegno di tutti gli istituti di credito sammarinesi”.

Ha versato alle Casse dello Stato quasi 2 mln di euro nel 2015, fra imposte dirette e monofase, mentre dal 2005 al 2015 18 mln di euro solo di monofase.

“Ai 180 dipendenti viene regolarmente corrisposta la retribuzione ed ogni scadenza mensile- assicura-contributi e ritenute versate regolarmente”.

Non da meno, “le società del gruppo- conferma- hanno sempre corrisposto regolarmente le rate dei mutui e dei leasing agli istituti”. All’esposizione bancaria si contrappone inoltre “un patrimonio di diverse decine di milioni di euro”, dati che, chiarisce l’Ad, possono essere verificati nei bilanci.

“Eppure- manda infine a dire- si si vuole mettere in difficoltà un’azienda sana solo per motivi politici a due giorni dalle elezioni, sarebbe questo il modo di creare sviluppo e far crescere il nostro Paese?”. (Cri/Dire)


RISPOSTA DI SEVERINI, DIRETTORE GIORNALESM.COM

Caro Santi io e lei ci conosciamo da molto tempo, ben prima che si creasse questo sito di informazioni, e mi pare di ricordare che non abbiamo mai avuto problemi personali, ne voglio averne ora dato che la stimo da sempre come imprenditore.

Però il documento che abbiamo pubblicato vi riguarda e vi indica come uno dei maggiori debitori di Carisp. Nessuno ha mai parlato di NPL. Tale documento è vero ed è di Banca Centrale; questo è indubbio. Io capisco tutto, capisco che lei ed il suo socio Mazza non siate abituati a veder pubblicati documenti su di voi che purtroppo sono reali e veri.

Giornalesm.com ha fatto solo quello che altri non hanno voglia, non hanno il coraggio o non sono abituati a fare: dire e scrivere la verità.

Non c’è nessun problema dire – tanto lo sanno tutti – che la vostra attività ha una forte esposizione bancaria, come si evince dal documento e peraltro confermato dal vostro comunicato nella parte finale, con la Cassa di Risparmio meno che il vostro socio più importante, l’avv. Luigi Mazza, possa votare in Consiglio Grande e Generale provvedimenti su Cassa di Risparmio.

Chi ha grossi debiti – personali o di gruppo – o ha incompatibilità professionali, e mi creda ci sono tantissimi politici che sono nelle stesse condizioni e se vuole le pubblico la lista, non può e non deve – e non parlo solo di questo caso – votare in Cgg su questioni riferite alla Carisp.

Questa non è solo etica, ma dovrebbe essere la correttezza che si chiede ad un consigliere del Consiglio Grande e Generale.

In ultimo nessuno vuole mettere in difficoltà il Gruppo C’è – vengo quasi tutti i giorni da voi – ma la nostra linea è dire la verità su tutti. Anche su di voi e non si picchi se questo è stato il vostro turno.

A due giorni dalle elezioni o a 200 la verità noi la diremo sempre, come sempre abbiamo fatto. Nessuno può dire il contrario.

Cordiali saluti ed auguri per la sua attività.

 

Marco Severini – Direttore del Giornalesm.com