San Marino. “Decollo money” e “Decollo Ter”. In appello a Catanzaro confermate le assoluzioni di primo grado tra cui Lucio Amati e Walter Vendemini+altri e le condanne per riciclaggio per Walter Vendemini e Giorgio Galiano a 3 anni e 4 mesi

Sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro (Antonio Battaglia presidente, giudici Paola Ciriaco e Carlo Fontanazza) per il processo nato dalle operazioni “Decollo money” e “Decollo Ter” scattate – con il coordinamento della Dda – nel luglio del 2011 e nel gennaio del 2012. I giudici di secondo grado hanno interamente confermato la sentenza emessa dal Tribunale collegiale di Vibo Valentia del 20 aprile 2021 per il reato di riciclaggio (si ipotizzava un riciclaggio di 15 milioni di euro) – con esclusione però delle finalità mafiose – nei confronti di Giorgio Galiano, 48 anni, di Vibo Valentia (genero del defunto broker della cocaina Vincenzo Barbieri) e per l’ex direttore del Credito Sammarinese Walter Vendemini.  Per entrambi la pena ammonta a 3 anni e 4 mesi di reclusione, più l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici.

Confermate le assoluzioni per non aver commesso il fatto nel troncone di “Decollo Ter” (narcotraffico internazionale di cocaina dal Sud America) nei confronti di: Nestor Amouzou, sudafricano; i colombiani Ernesto Castillo Rico e Giovanny Castillo Rico, ritenuti dall’accusa ai vertici del narcotraffico internazionale; Gloria Perez, colombiana; Sandro Spadei e Renato Spadei, colombiani.

Nell’ambito del filone dell’inchiesta “Decollo money” confermate le assoluzioni, per non aver commesso il fatto, dall’accusa di concorso in riciclaggio dei narco-proventi di Vincenzo Barbieri dei seguenti imputati: Luca Bressi, 47 anni, di Catanzaro; Salvatore Lubiana, 69 anni, di Nicotera, avvocato del Foro di Vibo; Domenico Lubiana, commercialista di Nicotera; Massimiliano Sensi del Credito Sammarinese. Confermate poi le assoluzioni, perché il fatto non costituisce reato, nei confronti di: Lucio Amati, 84 anni, ex presidente del Credito Sammarinese; Sandro Sapignoli, già al vertice del Credito Sammarinese. Anche loro erano accusati dalla Dda di Catanzaro di concorso in riciclaggio dei narco-proventi di Vincenzo Barbieri.

Di aver importato centinaia di chili di cocaina dalla Colombia, occultata in container contenenti blocchi di marmo e sbarcati nel porto di Gioia Tauro, dovevano rispondere i colombiani Ernesto Castillo Rico e Giovanny Castillo Rico, Nestor Amouzou, Gloria Perez, Renato e Sandro Spadei.

Secondo l’inchiesta, condotta dagli allora pm della Dda di Catanzaro Salvatore Curcio (oggi a capo della Procura di Catanzaro) e Paolo Petrolo, il tentativo di riciclaggio dei proventi del narcotraffico gestito da Vincenzo Barbieri (ucciso a San Calogero nel marzo del 2011) nella banca di San Marino ammontava complessivamente a 15 milioni di euro.

Nel collegio di difesa gli avvocati Sergio Rotundo, Nicola Cantafora, Salvatore Staiano, Giuseppe Mussari, Franco Stilo, Domenico Ceravolo, Vincenzo Galeota, Francesco Galeota, Vitaliano Leone, Domenico Ioppolo, Roberto Paternostro, Daniele Fiorino.

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