Rientra la minaccia dello “schiaffo” alla Reggenza dei commercianti del centro storico. L’esito dell’incontro di lunedì scorso con i segretari di Stato per le Finanze e il Commercio, Claudio Felici e Marco Arzilli, sulla Smac e sul posticipo degli obblighi di certificazione elettronica dei ricavi, ha disteso gli animi e fatto rientrare la protesta degli operatori, che si erano dichiarati pronti a tenere le serrande abbassate domani, giorno dell’insediamento dei nuovi Capitani Reggenti e momento istituzionale molto sentito per i sammarinesi.
Così, il giorno dopo l’incontro, “vista la disponibilita” dei segretari di Stato”, l’Usc, tramite una nota, “invita i commercianti del centro storico a garantire l’apertura dei loro esercizi nel giorno di mercoledì 1 ottobre e ad onorare con il proprio lavoro, l’eccellentissima Reggenza”.
A convincere l’associazione, l’impegno preso per “avviare una serie di incontri con tutte le associazioni di categoria per rivedere e modificare le parti in discussione” del decreto in questione.
Anche Usot, Unione sammarinese operatori del turismo, “accoglie con un sospiro di sollievo lo sostamento dell’entrata in vigore del decreto” per la certificazione telematica dei ricavi, ma fa sapere di non considerarsi soddisfatta.
Anzi, “ritiene necessario – manda a dire in una nota – l’avvio urgente di un confronto con la segreteria di Stato per le Finanze per ridu- scutere totalmente un sistema di certificazione insostenibile, impra- ticabile e antieconomico”.
Anche Usot ad ogni modo ritira lo sciopero annunciato per oggi, ma le motivazioni sono diverse da Usc.
“Per garantire il successo di qualsiasi manifestazione di protesta – spiega Usot – è necessaria un’adeguata organizzazione e i tempi e le modalità di questa iniziativa non l’hanno permesso”.
L’associazione annuncia che in- sieme ad altre associazioni “sta da
tempo definendo delle contropro- poste tecniche al sistema introdot- to che presenterà al più presto al Congresso di Stato, se il governo continuerà a non voler dialogare con le associazioni di categoria”, allora scenderanno in campo “con iniziative di protesta che tocche- ranno non solo il centro storico, ma tutto il territorio”.