C’era da aspettarselo! E’ normale quando si scopre un pentolone come questo che vede la connivenza e l’intreccio illegale? (sarà la magistratura a dirlo) di diversi poteri dello Stato che qualche ”raccomandazione” arrivi.
Ma bisognerebbe vedere a chi inviare queste ”raccomandazioni”. Forse farle a Severini o a GiornaleSM forse non è proprio corretto e forse non è il caso di farle .
Non è corretto, in quanto, io non sto a sentire nessuno! Ma questo già lo si sapeva. E se mi metto di traverso vado fino in fondo, fino a che non vedo, metaforicamente, il sangue.
Non è corretto in quanto, se io mi occupo di un caso è perchè intravedo qualcosa, e di solito non mi sbaglio. Non mi sono sbagliato con la questione del bonifico della Finanziaria Infrastrutture, di Arzilli, del putridume di una certa classe dirigente a metà di questo decennio, non mi sono sbagliato con le interviste a Roberti e con la scoperta di certi assegni illegalmente incassati da Segretari di Stato di una certa sinistra, come non mi sono sbagliato con la cricca di Adesso.SM-Grandoni-Confuorti e dei tantissimi casi che ho seguito e portato alla luce su GiornaleSM.
”Io non ci sto!”
Quindi anche mandare qualcuno che ci insulti dicendo che noi ”usiamo Filippin per i nostri scopi” oppure ”è una stampa che fa le proprie battaglie” (e non quelle di Filippin in questo caso ndr) è solo diffamazione che non corrisponde a verità dei fatti e che, ovviamente, verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria. Il caso del gendarme violento e il caso badanti, sono solo gli ultimi casi che lo stanno a dimostrare.
Sean Filippin, che già mi avevano preannunciato essere un novello riciclatore e che non parrebbe essere tale, è un ragazzo di 26 anni, come potrebbe essere mio figlio; ha tre anni di meno, viene dal Friuli terra che io amo ed è un ragazzo che ha il fuoco imprenditoriale dentro, come avevo io alla sua età, e che una società putrida, corrotta ed interessata solo al profitto vorrebbe masticare e poi sputare come un rifiuto additandogli colpe non sue. Filippin probabilmente perderà la sua battaglia contro il DEEP STATE ma sono certo che riuscirà a dimostrare quello che vale.
E’ giusto dargli la possibilità e la visibilità che merita un giovane imprenditore che ha pensato, sbagliando, che San Marino fosse un posto dove poter far impresa e accrescere il proprio benessere e quello del paese che lo ospita. Proprio da questi casi si capisce che San Marino è come un club che non si può entrare se non si è invitati, soprattutto se si porta via affari a chi non si deve portare via.
In maniera imparziale, servendo solo i lettori come diceva Montanelli, pubblicheremo tutta la verità – anche se taluni hanno provato in tutti i modi a farmi tacere con insulse denunce sia penali che all’Authority Privacy – senza nessun filtro confidando solo nel giudizio dei lettori che è la sola cosa che ci interessa.
Marco Severini – direttore del Giornalesm