“Controlli a domicilio della polizia, malumore dei cittadini”. Così sui giornali. Sui social è ancora peggio, si parla apertamente di invito alla delazione per via delle disposizioni previste nell’ultimo decreto legge sulle norme anti Covid. Come sempre c’è qualcuno che soffia sul fuoco alimentando il nuovo bestiario della pandemia, perché il decreto non parla di delazione. Dice espressamente che “Sono vietati pranzi, cene e comunque ogni altra situazione similare che comporti il togliersi la mascherina all’interno dei domicili privati, tra persone non appartenenti allo stesso nucleo di conviventi, salvo esigenze di sostegno familiare o di ricongiungimento col coniuge/partner. Le forze dell’ordine sono autorizzate a verificare, anche su segnalazione, il rispetto di tale misura di contenimento.”
Questo si chiama “controllo sociale”. La delazione è ben altra cosa. È l’atto di denunciare segretamente l’autore di un presunto reato, per lucro, per servilismo o per altri motivi. Richiama personaggi che erano diventati “gli occhi e le orecchie” del Duce del fascismo. Rievoca spie e segreti degli anni della guerra fredda. Ricorda le “bocche di pietra” di cui si riempì la Repubblica Veneziana del XV secolo per incoraggiare la denuncia anonima sull’arrivo di probabili appestati.
Oggi, non c’è nessun organo di Polizia che possa entrare in casa per effettuare un controllo senza mandato del giudice. Non può neanche aprire il portabagagli di una macchina. Figuriamoci. La segnalazione di disturbo della quiete pubblica, che esiste e viene assai praticata, consente eventualmente di suonare un campanello e invitare a fermare il chiasso. Questo i cittadini sammarinesi lo fanno frequentemente, telefonando alla forza pubblica quando qualche vicino di casa esagera un po’. È quanto è successo, ad esempio, lo scorso mese di febbraio quando la Polizia Civile è intervenuta per una festa abusiva a Serravalle (su segnalazione di alcuni vicini) e poi ha scoperto ben altro.
Il controllo sociale, secondo la più moderna sociologia, consiste nella conformità di quei comportamenti che fanno parte dei doveri dei cittadini, e non ha bisogno di essere imposta con uno specifico apparato di potere. Ben venga se qualcuno chiama perché, complice il bel tempo, i vicini hanno pensato di fare l’aperitivo in veranda chiamando un po’ di amici, o il barbecue in giardino con tanto di dj. Magari, quella telefonata può abbassare l’indice dei contagi.
a/f