San Marino. Delegavano la ‘salute imprenditoriale’ dei nipoti alla ”Barbarina” … di Barbara Tabarrini

Tornerò lunedì su Savorelli e il suo Dream Team dove la mente non era certo lui, rappresentava poco più di una pedina, in un maldestro progetto che ancora deve emergere nella sua interezza. Tutti sanno che cosa è capitato alle istituzioni sammarinesi prese d’assalto in un ‘mezzogiorno di fuoco’ mentre tutti facevano la siesta sotto il sombrero.
Ciò fu possibile anche per la totale ingenuità ed incompetenza in materia bancaria, per non dire altro, del governo di Adesso.sm, interrotto da un ‘lungimirante stacco della spina’ di una componente della maggioranza di allora che ha evitato il peggio del peggio.
Vorrei tornare per adesso sulla delicatezza delle gestioni imprenditoriali di qualunque attività, sulle caratteristiche umane del ‘motorino’ dell’azienda, di colui che tutti i componenti dell’impresa, dipendenti in primis, riconoscono come leader.
Credetemi non è sempre il Direttore o l’Amministratore Delegato o nelle piccole realtà il responsabile della struttura, ad essere l’uomo carismatico stimato da tutti.
A forza di leggere bilanci, affidare la clientela e dopo esami approfonditi di tutti i tipi mi chiedevo, al di là della forma, sempre importante, chi fosse l’anima dell’azienda, colui che teneva unito il gruppo. Mi ricordo simpatici aneddoti di ‘vita professionale vissuta’.
Tralasciando le esperienze precedenti, in 16 anni di Direzione Generale di Asset Banca, avendo chiaramente i poteri di firma per l’erogazione del credito fino a certi importi ovviamente, capitava che dopo l’approvazione della pratica di affidamento i genitori o gli zii o parenti che ci tenevano ai ‘propri ragazzi’ titolari dell’azienda appena affidata, entrassero nel mio ufficio per raccomandarsi di ‘badarli’.
Uomini o donne over 70 ma anche 80, già clienti di Asset con i loro risparmi, cercavano di delegare la ‘salute imprenditoriale’ dei loro figli alla ‘Barbarina’. Percepivo quella fiducia, quell’affetto che, devo dire, mi mancano. Come quella coppia di tanti anni fa, ultra ottantenni. Non prendevano mai appuntamento. Salivano al primo piano e mi aspettavano anche per delle mezz’ore. Sapevano che prima o poi li avrei ricevuti.
Straordinaria Lei e il suo rispetto per l’istituzione Banca e il Direttore Generale: la ‘Barbarina’. L’anziana signora era impeccabile. Capelli corti ‘da parrucchiera’ del giorno prima, riassettati al mattino presto, immagino alle sei di mattino prima di svegliare il marito, golfino bianco avorio di lanina con bottoni color oro lungo il corpo che si appoggiava ad una gonna tinta unita, color marrone ruggine, poco sotto il ginocchio, scar petta chiusa color cuoio scuro classica con fibbia oro e zeppina da tre o quattro centimetri, rigorosamente poco usate, forse per andare solo a Messa la domenica. (continua)
BT