Rispetto!
La politica è una lotta per la felicità di tutti! Josè Mujica
Il 25 Novembre si è celebrata la giornata mondiale della violenza sulle donne; è una ricorrenza doverosa, alla luce dei femminicidi che pure sono la punta dell’iceberg di una violenza strutturale e diffusa alimentata dagli stereotipi di genere. E’ un momento per riflettere e proporre una possibile analisi sulle cause di questo orribile fenomeno e possibili strumenti di mitigazione dello stesso.
Demos ha fatto della non violenza nei toni di comunicazione uno dei suoi tratti distintivi. Mai abbiamo alzato i toni dello scontro e del confronto e continuiamo a mettere insieme idee per fare della nostra San Marino un paese migliore.
Crediamo che le cause principali dei continui raccapriccianti fenomeni di violenza sulle donne siano di natura culturale, la nostra è ancora una società patriarcale, in cui le donne sono chiamate in primis a soddisfare bisogni altrui, c’è ancora una visione malsana delle relazioni: non paritaria e rispettosa della libertà femminile. E’ necessario un grandissimo lavoro culturale di lungo periodo per modellare una società più equilibrata, più attenta a salvaguardare le autonomie e a soddisfare collettivamente i bisogni del prossimo.
Un altro elemento che porta alla violenza è la estrema competizione sociale, si potrebbe lavorare insieme per creare situazioni che possano dimostrare che la cooperazione ha un valore economico e sociale superiore alla competizione, con progetti mirati e con la capacità di renderli oggetto di condivisione. Insomma educare a cooperare e ad essere solidali iniziando dal buon esempio di chi rappresenta le Istituzioni in primis la politica e l’istruzione.
Se vogliamo relazioni personali senza violenza occorre non “normalizzarla” nelle varie situazioni, incluse quelle virtuali dei social media. Va contrastato il messaggio che sia lecito qualsiasi mezzo pur di vincere, e ancor più che l’umanità vada divisa in vincenti e perdenti.
Lasciateci, per finire, porre qualche riflessione anche sulla attualità politica, che da una parte celebra la giornata sulla violenza alle donne e dall’altra continua ad usare toni e modi che a nostro avviso contengono il germe della violenza. Alzare i toni non serve a nulla, serve capire le cause dei fenomeni e provare a migliorare le capacità di realizzazione delle scelte messe in campo, con un approccio che non leda mai la dignità della persona e proprio per questi motivi esprimiamo innanzitutto la nostra piena solidarietà alla donna molestata dal Capitano Reggente in una indifferenza quasi generale.
Premesso ciò non apprezziamo neppure le modalità “mascoline” di qualche Segretario soprattutto quando minacciano di querela dei cittadini che esprimono un disagio, come nel caso di queste ultime settimane, ha trovato al centro del ciclone il Segretario Pedini e che ovviamente vorremmo sempre la conoscenza e l’osservanza delle regole da parte di chi ha responsabilità di Governo, ma ci sentiamo di esprimergli solidarietà – a lui e a suo padre– per i toni di cui sono stati oggetti nella recente sessione consigliare.
La pubblica amministrazione, a tutela e garanzia di tutta la popolazione, è chiamata a conformarsi a criteri di legalità, imparzialità, economicità ed efficienza, e se la maggioranza non riteneva opportuno Fabio Pedini, padre del Segretario, quale presidente dell’ASSS, doveva esprimersi prima!
L’indicazione di nomina di Fabio Pedini è infatti nota da questa estate.
Ci meravigliamo inoltre che tutti i soggetti preposti alla verifica dei requisiti rispetto alla legge per le nomine, si siano resi conto della non corrispondenza dei requisiti del Dott Pedini solo dopo la nomina, non ci voleva molto a leggere il vademecum della Segreteria Istituzionale sulle nomine Consigliari.
San Marino 6 novembre 2024
La politica è una lotta per la felicità di tutti! Josè Mujica
Ricordiamo inoltre, a chi oggi solleva il caso di stato, quanti fratelli, sorelle, cugini, zii, compagni e compagne hanno ricoperto ruoli istituzionali e in pubblica amministrazione di tutti gli schieramenti politici. Ricordiamo che uno dei casi più eclatante di nomina in assenza dei requisiti del Bando fu Wafik Grais, nominato senza requisiti dalla maggioranza DC-PSD-AP e che senza colpo ferire è stato nominato in barba alla regola definita precedentemente.
Questo dovrebbe fare comprendere quanto è difficile in un paese come San Marino rispettare i requisiti. Nel caso del Dott. Fabio Pedini si è deciso di sanare la situazione con un emendamento, le strade possibili erano la rinuncia, una interpretazione estensiva dei requisiti da parte del CDA, se il presidente lo può fare un perito o un geometra a maggior ragione lo può fare un laureato in scienze tecniche, per di più esperienza imprenditoriale di lunga data, oppure la modifica dei requisiti, si è scelta la via più alla luce del sole di tutte, con conseguente messa alla berlina della famiglia Pedini
Ma il Segretario di Stato e suo Padre non sono gli unici a essere bersaglio di pubblica denigrazione, e tale metodo è oramai invalso in politica come la normalità.
Negli ultimi giorni e solo per ultimo è stato colpito il Consigliere Menicucci, reo di aver chiesto i dati delle spese in pubblicità su piattaforme private.
Se quello che ha subito è rispetto verso la persona e soprattutto verso chi ricopre ruoli pubblici e quindi rappresenta non solo se stesso, ma una parte dei cittadini, lo devono giudicare i lettori.
A noi pare che questo modo di confrontarsi abbia in se, neanche troppo latente, il germe della violenza. Ricordiamoci sempre che la violenza parte anche e soprattutto dall’uso della parola, cerchiamo di rendercene conto il prima possibile.
Demos