“Non si può ancora prescindere da un accordo elettorale con le forze politiche più rappresentative del Paese, Dc compresa”, a dirlo ai compagni di Sinistra socialista democratica e” Denise Bronzetti. Il consigliere indipendente affida a Dire una lunga riflessione sull’attualità politica al termine dell’incontro odierno tra la neolista che riunisce Psd, Su, Labdem e lei stessa con il Pdcs.
Le sue dichiarazioni partono dalla replica alla notizia diffusa dalla testata on-line “Giornale.sm” di un incontro avvenuto ieri sera tra Bronzetti, rappresentanti del Ps e della corrente socialista del Psd. Il consigliere indipendente conferma la “cena tra socialisti” e minimizza: “Dov’è lo scoop- domanda- quando incontri politici e colloqui più o meno informali abbondano?”. Inoltre, Bronzetti motiva l’incontro, spiegando di ritenere “estremamente necessario” che i socialisti si vedano e si confrontino “in un momento delicato per il paese come quello attuale, perche” possano superare le divisioni, stare dalla stessa parte alle prossime elezioni e dare così il proprio contributo per la rinascita di questo Paese”.
Non solo, assicura che il suo impegno continuerà su questo obiettivo. Di rimando, chiede ai compagni di Ssd di svelare le proprie carte una volta per tutte. “Quello che manca in questa delicata fase politica a ridosso delle elezioni- prosegue- è la chiarezza da parte di alcune forze politiche rispetto una visione del paese che non è più quello di prima nella direzione della politica delle alleanze”. Il consigliere lamenta quindi che ai tavoli ufficiali si dichiarino delle geometrie politiche, “fatto salvo- lamenta- il minuto dopo correre nelle sedi di altri partiti a smentire a titolo personale quanto detto il minuto prima”.
Anche se non fa nomi, ne indica le rispettive sigle, il consigliere ne ha per tutte le componenti di Ssd. “Per non parlare poi- continua infatti- di accordi pre elettorali fatti solo da pezzi di partiti all’insaputa dei compagni, figuriamoci della base”. Il tutto volto a giovare “la vecchia politica” e a mantenere “il proprio e personale peso politico”, non certo ad aiutare il Paese. Al contrario, “credo oggi ci sia bisogno di molta coesione- manda a dire- piu” di quanta se ne sia mai vista e avuta in passato e di riforme strutturali non più rinviabili, che si raggiungono solo se si ha con se gran parte del Paese e non una grande parte di questo contro”.
Chiunque in una tale situazione, aggiunge, sarebbe destinato a fallire. Per queste ragioni, Bronzetti arriva alla conclusione che non si possa fare a meno di giungere ad un accordo elettorale con le forze più rappresentative del Paese, quindi anche con la Dc. “In tal senso- conclude- sara” poi richiesto ai partiti un ulteriore sforzo nella composizione delle liste elettorali”, per giungere ad “un vero ed efficace rinnovamento quindi non solo per ragioni anagrafiche”. (Cri/Dire)