San Marino. Denuncia di Celli, accolto il reclamo di Ercolani. Per il giudice Ferroni non è attentato ai pubblici poteri

Accolto il reclamo, promosso da Stefano Ercolani, contro il provvedimento di sequestro emesso dal Commissario della Legge Alberto Buriani il 20 giugno 2017 a seguito di denuncia querela presentata dal Segretario di Stato con delega alle finanze Simone Celli verso l’ex Presidente Asset Stefano Ercolani.

L’ordinanza di 17 pagine del 31 agosto 2017 a firma del Commissario della Legge Lanfranco Ferroni stravolge letteralmente quanto fatto sino ad ora nel procedimento dove Celli accusava Ercolani di averlo minacciato e di aver attentato ai pubblici poteri dello Stato.

Ferroni esclude che i fatti descritti possano essere classificati nell’art. 346 (attentato ai pubblici poteri) ma reputa che questi siano meglio classificati nell’art.181 (minaccia semplice).

Sempre lo stesso Commissario Ferroni ha disposto la de-secretazione dell’atto introduttivo del procedimento, nonché del verbale relativo al giuramento di calunnia e delle registrazioni allegate (Celli ha registrato i colloqui telefonici avuti sia con Ercolani che con l’avv. Pagliai) e accoglie l’istanza avanzata dal reclamante (Ercolani) con cui è stato chiesto che le acquisizioni dei dati dei propri dispositivi elettronici avvengano in presenza di un proprio consulente tecnico (Gen. Rapetto ndr) e che le estrazioni dei documenti digitali abbiano esclusivamente ad oggetto la persona di Simone Celli.

Infine, sempre il Commissario Ferroni, ha ordinato la restituzione di tutti i beni e/o documenti oggetto di sequestro che si rivelino non pertinenti, limitando l’acquisizione dei soli documenti (informatici e non) relativi ai rapporti intrattenuti dal prevenuto col Segretario di Stato Simone Celli.