San Marino. Il governo deve decidere se aprirci alla “intelligenza artificiale” o continuare nella “scemenza naturale”… di Emilio Della Balda

Per essere sincero, sono ormai demotivato a scrivere articoli di analisi politica in quanto non riesco a trovare un competitore con il quale aprire un confronto ragionato e mite sulla reale situazione del Paese.
Il governo e i partiti sono latitanti e vivono la loro sudditanza felice senza un progetto di futuro, senza dare risposte alle questioni più attuali, senza dare attuazione alle riforme strutturali indispensabili per il Paese. In questi giorni spacciano per riforma fiscale un mediocre provvedimento ingiusto, inutile e non strutturato. Infatti, il governo non ha una politica economica e finanziaria nella quale collocarlo. Nel Paese si sente un grande vuoto politico. Manca un punto di incontro e di confronto sulle questioni fondamentali. Ai cittadini non arriva un messaggio chiaro sull’agenda politica che il governo intende perseguire per il semplice fatto che l’agenda non esiste.
L’informazione non è considerata un bene pubblico, ma un impiccio del quale fare a meno, sostituendola con la propaganda. Non esiste una corrente culturale democratica fondata sul cittadino bene informato, per cui c’è un serio pericolo di Paese orwelliano dove le persone vengono plasmate nel senso di permettere al potere di agire senza controlli.
E’ evidente che la mancanza di riforme impedisce l’ammodernamento e l’efficienza operativa del Paese, ma nello stesso tempo limita pesantemente ciò che possiamo fare come cittadini e come comunità attiva.
Ma il governo deve decidere se aprirci alla ” intelligenza artificiale” o continuare nella ” scemenza naturale “.
Emilio Della Balda