Aveva due “grandi capi” la sanità sammarinese: il Segretario di Stato alla Sanità nominato da Rete, Roberto Ciavatta, e il Direttore Generale dell’ISS nominato dal Congresso di Stato su proposta dello stesso vertice politico dell’ISS, Francesco Bevere.
Dopo la crisi di governo scatenata da Rete, dei due, ne è rimasto uno. E, ce n’è ancora uno di troppo, visto il decadimento della soddisfazione dell’utenza dall’insediamento del Segretario di Stato retino ad oggi e viste le contestabili scelte, i non essenziali investimenti, il non trascurabile aumento di organismi con relative consulenze e compensi, la non risoluzione delle problematiche che stanno esasperando gli utenti, dell’era-Bevere.
Ma, al di là delle costosissime scelte, al DG in tanti -specie fra i dirigenti e coordinatori sanitari e dell’ISS- imputano lo scarsissimo feeling trovato con lo staff sanitario, gestionale ed amministrativo. La vicenda dell’ormai ex Direttore del Dipartimento Ospedaliero, Ivonne Zoffoli, indicata per guidare, fino alla fine del suo contratto, il Dipartimento Prevenzione (leggi qui). Indicata dall’ex Segretario di Stato Ciavatta come la responsabile delle lunghe liste di attesa che affliggono gli utenti, non ha esitato a prendere pubblicamente la parola: “Senza nuovi medici le criticità non si risolvono in maniera definitiva… Non è materialmente possibile farlo, si può solo migliorare situazione”. La Dott.ssa Zoffoli, quindi, non avrebbe trovato nei vertici gestionali il supporto necessario a risolvere la problematica. Ma non solo: “…Nei mesi scorsi -ha dichiarato- ho ricevuto una convocazione dal Direttore Generale che, nel relativo incontro, mi ha comunicato di volermi sollevare dal mio incarico, per poi mettere in campo, unitamente all’ex Segretario della Sanità, tutta una serie di azioni, alcune addirittura secretate, per cacciarmi prima della scadenza dell’incarico…”. Ennesima conferma dei rapporti ormai ingestibili fra alcuni direttori, coordinatori e dirigenti e il Dg Bevere.
Starà, ora, per riportare serenità e ripristinare le necessarie condizioni di collaborazione all’interno dell’ISS, al nuovo Segretario di Stato alla Sanità e, quindi, al Congresso di Stato valutare se sia il caso di rescindere ogni ulteriore collaborazione con il Direttore Generale. O, eventualmente, riportare serenità cacciando mezzo gruppo dirigente e qualche medico… Quale sarebbe la soluzione più ovvia secondo voi?
Per alcuni, che -come si apprende da indiscrezioni- starebbero avviando una raccolta di firme per richiedere la “cacciata” del Direttore Generale e persino una manifestazione di protesta aperta a tutti i cittadini sotto l’ospedale, la soluzione migliore sarebbe la prima. Non è dato a sapere -al momento- di più, ma non dimentichiamo che già nel maggio scorso circa 150 sanitari dell’Ospedale di Stato presentarono al Comitato Esecutivo le loro firme di sostegno della Dott.ssa Zoffoli nel suo ruolo di Direttore del medesimo ospedale. Un sostegno che appariva come una forte critica, una bocciatura a chi, Bevere appunto, appariva determinato a “farla fuori”.
“I Sanitari dell’Ospedale di Stato -si legge nella petizione- apprendendo di possibili futuri cambiamenti all’interno della Direzione del Dipartimento ospedaliero, con la presente desiderano confermare la propria stima e fiducia alla Dott.ssa Ivonne Zoffoli, che in questi difficili anni ha sempre dato la sua disponibilità diurna e notturna per risolvere le problematiche contingenti in maniera efficace”. Facile comprendere -ma lo aveva chiaramente fatto intendere la stessa Zoffoli nei giorni scorsi- chi abbia voluto farla fuori dal suo ruolo, nonostante il forte sostegno dimostratole da chi dipendeva dalla sua direzione.
Egregia Segretario di Stato alla Sanità Mariella Mularoni, per riportare la serenità e ricreare il necessario clima di collaborazione nel servizio sanitario pubblico, cacciamo 150 sanitari o il Direttore Generale che si è distinto, in questi mesi, soprattutto per non aver individuato risorse necessarie a risolvere i crescenti problemi ricaduti sull’utenza, nonostante i milioni e milioni spesi in macchinari ed organismi non essenziali?
La sanità sammarinese non è mai caduta, in termini di gradimento, così in basso nella popolazione. I danni generati non si risolvono certo con la bacchetta magica in una settimana e già il Segretario si è ben mosso con la questione di Bryan. Ma per risolverli, intende affidarsi a chi, fino ad ora, non li ha risolti nonostante i milioni investiti, in robot, istituzione di nuovi organismi e relativi compensi e consulenze, spesi nella sanità?
Le dimissioni dell’ex Segretario Ciavatta avevano alimentato le speranze dei sammarinesi di poter tornare a contare, presto, su una sanità efficiente. Per quel poco visto fino ad ora, però, mi sembrano fortemente delusi e costretti, da soli, con una raccolta firme ed una protesta, a spronare Segreteria di Stato e governo intero ad assumere decisioni che, a parer mio, sono ormai improcrastinabili… Non vorrei che potesse concretizzarsi, ad esempio, il progetto di istituire, spendendo una ventina di milioni di euro, la non essenziale radioterapia…
Enrico Lazzari
Sulle controverse spese dell’era-Bevere puoi consultare i seguenti approfondimenti o commenti: