San Marino. Dg ISS, resterà anche nel dopo-Bevere un ruolo “tappabuchi” per dirigenti “disoccupati” italiani? … di Enrico Lazzari

E’, secondo voci romane di corridoio, lanciatissimo verso il ruolo di Direttore Generale della Prevenzione, incarico che il mese prossimo verrà lasciato da Gianni Rezza. Ma -e qualche sammarinese ci aggiungerà un “purtroppo”- il suo ruolo sembra destinato ad essere ricoperto “ad interim” fino al prossimo autunno.

Mi riferisco, come qualcuno avrà già compreso, al Direttore Generale dell’ISS, Francesco Bevere, che lascerà il suo incarico sammarinese al vertice della sanità pubblica. Ma ciò ben difficilmente potrà accadere prima dell’autunno perchè prima di effettuare nuove nomine, il Ministero italiano alla Sanità attenderà il varo del nuovo regolamento di riorganizzazione dello stesso Ministero, che era previsto per la primavera ma con tutta probabilità slitterà alla fine dell’estate.

Ma, in fondo, poco importa ai sammarinesi cosa farà l’attuale Dg ISS una volta abbandonato il suo incarico sammarinese, poco importa. Importerà di più il nome e il curriculum di chi salirà sul Titano per sostituirlo. Nella speranza che lo faccia, al contrario di quanto sembra essere stato fino ad ora, con i giusti stimoli e l’intenzione di restarci sul lungo termine. Infatti, quando anche Bevere se ne sarà andato, sarebbe la seconda volta consecutiva che un Dg ISS abbandona l’incarico. Per lo stato in cui è piombata la qualità del servizio sanitario pubblico sammarinese -nonostante la serietà e dedizione del personale medico e paramedico, sul quale nessuno credo possa eccepire- in molti, anche all’interno della maggioranza politica che sostiene il governo e, quindi, il Segretario di Stato alla Sanità Roberto Ciavata (Rete) con le sue scelte e le sue politiche, accoglieranno con sollievo, magari brindando a champagne, le dimissioni di Bevere, ma questo apre una questione che potremmo definire grave per il futuro e la pianificazione a lungo termine delle politiche e della gestione sanitaria sammarinese.

Il ruolo di DG Iss, infatti, sembra essere vissuto da chi sale sul Titano per ricoprirlo come un incarico “tampone”, per garantirsi un reddito (anche importante) in attesa di occasioni migliori. Come dire, inventando una sorta di “lettura del pensiero”: “Non ho altre opportunità, salgo sul Titano, incasso più che posso e alla prima occasione scappo…”. Alla faccia della pianificazione a lungo termine, indispensabile specie in ambito sanitario.

L’ennesima fuga -nel caso Bevere auspicata da tanti e da tanto, sia ben inteso- mette in dubbio la validità di affidarsi a professionalità esterne, solitamente italiane, per le quali l’incarico sammarinese è visto come un “tappabuchi”. E questo dovrebbe far pensare chi queste nomine le decide, in previsione della prossima. Non sarebbe meglio iniziare  valorizzare le professionalità e le competenze interne e sammarinesi? Possibile che San Marino non possa vantare un buon manager capace di gestire, con passione e con quella “sammarinesità” che uno straniero non può avere, un settore delicato come quello sanitario pubblico? Non mi sembra sia andata a rotoli quando il Dg era “ad interim” e sammarinese… Anzi! Il clima sembrava essere ben più sereno di oggi.

Chi arriverà troverà una situazione pesante da sistemare, con costi aumentati sensibilmente grazie alle scelte e agli investimenti, non sempre conformi all’oculatezza del “buon padre di famiglia” (mi riferisco al trattamento economico di due dei tre nuovi direttori di dipartimento, all’istituzione di organismi non essenziali per una realtà piccola come il Titano, e così via, leggi qui), uno scontento profondo nell’utenza, una non risolta impossibilità di attirare personale medico in Repubblica a causa di penalizzanti regole previdenziali che affliggono i medici italiani impiegati sul Titano, un pronto soccorso sottodimensionato rispetto le esigenze…

A proposito di medici, perchè con un Bevere così ben introdotto nel nuovo governo italiano, la questione pensioni non è stata ancora superata, o non si è avviato l’iter serio per superarla? Provi a lasciare il segno, il Dg Bevere, al pari del Segretario di Stato alla Sanità, prima di andarsene: usi le sue “influenze” sul governo italiano, oltre che per conquistare un prestigioso posto dirigenziale, per permettere all’esecutivo sammarinese di superare questo altissimo ostacolo nella riqualificazione della sanità sammarinese. Magari, poi, sul Titano verrà ricordato anche per qualcosa di buono che ha saputo lasciare… Oltre che per il robot da 3 milioni e passa di euro!

Enrico Lazzari

 

Enrico Lazzari