San Marino. Dg Rtv Carlo Romeo intervistato da La Serenissima: “Sarà dura, ma puntiamo al pareggio di bilancio nel 2015”

romeoUn bilancio che viaggia verso il risanamento completo, un palinsesto con novità del calibro di Paolo Mieli, Italo Cucci ed Eraldo Pecci, ma anche la necessità di trovare al più presto una nuova sede per la San Marino Rtv.

Lo annuncia il direttore della San Marino Rtv, Carlo Romeo che alla Serenissima parla anche della legge sull’editoria, una norma che va verso la piena attuazione, non senza difficoltà e relative polemiche e anche strumentalizzazioni politiche.

Direttore Romeo, è stato di recente protagonista di uno scambio di battute con il movimento Rete proprio sulla legge sull’editoria e in merito agli organismi che ha istituito e all’opportunità della presenza in tali organismi di persone rinviate a giudizio.

“Ritengo che non sia ragionevole confondere il ruolo del giornalista o del politico con quello dell’inquisitore quindi, almeno per quel che riguarda me, finché un processo non si conclude, aspetto a tirare conclusioni sommarie, cosa che capita invece piuttosto frequentemente. Recentemente e per qualche tempo, è il caso forse di ricordarlo per inciso e per esempio, la Rtv e il sottoscritto si sono trovati nell’occhio del ciclone per un dossier palesemente falso e falsante che ha rischiato di mettere in essere l’esistenza stessa dell’azienda e dei suoi posti di lavoro. Sarebbe bastato, ed è bastato a chi di dovere, andarsi a leggere le carte prima di parlare. Insomma, il populismo dei processi sommari, dei colpevoli ‘a prescindere’, non fa parte della mia cultura e anzi mi aspetterei che chi crede in certi valori li difenda, ovunque e con chiunque ne resti vittima”.

Ha accennato alla situazione dell’azienda e questo è il periodo dell’anno in cui si chiudono i bilanci. Come si è chiuso quello della San Marino RTV? Il disavanzo della gestione Lasorella quando sarà archiviato e quando Rtv tornerà in attivo?

“Anche per quest’anno abbiamo centrato l’obiettivo. Prosegue infatti il trend di riduzione previsto nel piano triennale. Speriamo di farcela a recuperare il pesantissimo passivo che abbiamo trovato con il Cda nel dicembre 2012, pari a 670.000 euro che nel 2013 abbiamo ridotto a meno della metà: 290.000. Nel 2014 abbiamo chiuso sotto i 230.000 di disavanzo, investendo in produzioni come quelle con Paolo Mieli, Pippo Baudo, Maurizio Costanzo, Luciano Onder e tanti altri che ci consentono di puntare sul mercato pubblicitario italiano con proposte forti. Puntiamo a Ground Zero quest’anno. Sarà veramente molto dura, ma in questi ultimi anni abbiamo fatto più di una cosa quasi impossibile in teoria. Su una cosa si può stare certi cioè che tutta Rtv, tutti a Rtv, ce la stanno mettendo tutta”.

Quali saranno le principali novità del palinsesto del 2015?
“Paolo Mieli senz’altro con un programma di primissimo piano. E poi per lo sport Italo Cucci ed Eraldo Pecci, oltre le conferme 2014 che citavo prima. Il 17 ottobre al Kursaal avremo la Convention per il Palinsesto 2015-2016 e ci saranno altre novità importanti”.

Digitale terrestre e satellite, quali saranno le strategie per aumentare i telespettatori?
“Satellite e DTT devono lavorare in sinergia proponendo lo stesso prodotto di qualità incentrato sul brand sammarinese da far conoscere in Europa, ma con una programmazione che attiri pubblico in Italia e non solo. Gli ascolti sono come sempre da verificare con attenzione, essendo ancora fuori dai grandi circuiti. Sicuramente abbiamo segnali molto incoraggianti quali quelli che arrivano dalle televendite, diffuse in tutta Italia. Questo tipo di dati non mente perchè si riferisce agli acquisti realmente effettuati. Un altro segnale significativo è la pubblicità e le sponsorizzazioni in forte crescita. Il prodotto c’è, l’immagine pure e la squadra è in gamba”.

Uno dei temi rimarcati più volte in questi anni della sua direzione, anche quello di una nuova sede per Rtv. Il 2015 sarà l’anno del trasferimento?

“Non dipende più da noi ormai ma dalla politica. Noi il nostro dovere, segnalando con forza e rigore le numerose criticità della attuale collocazione, lo abbiamo fatto. Sta ora alla politica decidere e decidere rapidamente e con coraggio. Siamo ottimisti perché gli impegni e i progetti realizzabili rilanciando fra l’altro il contesto del lavoro ci sono. Scelte rapide e coraggiose sono quelle che chiediamo alle istituzioni, insieme azienda e lavoratori”.

San Marino ha da un anno norme per facilitare l’arrivo di produzioni cinematografiche sul Titano. Sono maturi i tempi perché anche Rtv si cimenti nel settore con produzioni di serie tv o lungometraggi?

“I costi sono ancora molto alti ma stiamo lavorando anche su questo. La priorità è azzerare il deficit ereditato, poi potremo affrontare impegni economici consistenti come film e fiction”.

Torniamo al tema affrontato all’inizio di questa intervista, la Libertà di stampa. Un mese fa era la giornata mondiale, il Titano ha una nuova legge ma di certo non basta. Su quali aspetti si dovrebbe premere un po’ di più sull’acceleratore per far crescere in professionalità e autorevolezza il settore?

“Formazione, codice deontologico, rispetto delle regole, correttezza, garanzie concrete per giornalisti e pubblico, evitando comodi populismi gazzettieri e pseudogiornalismi contradaioli e preconfezionati dove il pregiudizio, o peggio la logica di schieramento più o meno evidente e intuibile, condiziona il prodotto. In una parola rispetto per il lettore, per il proprio mestiere, per la notizia che si tratta. Leggendo la stampa sammarinese capita a volte di vedere ancora molta attenzione alla pancia del lettore più che alla sua intelligenza. La legge pur con i suoi limiti, cerca di mettere ordine in una giungla in cui persino l’insulto è considerato libertà di stampa, dove capita di leggere le sentenze, prima dei processi, dai giornali e non dai tribunali. La libertà di stampa è una cosa seria sopratutto oggi dove i giornalisti in tutto il mondo vengono ammazzati come cani, altro che San Marino. Letto cosa è successo due giorni fa in Russia? Visto cosa intende l’Isis per libertà di stampa? Cerchiamo di essere seri e realisti per favore… Non c’è inoltre ancora nella stampa sammarinese, e la legge servirà anche a questo, spero, completa trasparenza sui finanziamenti, sui bilanci, sulle proprietà, sulla tutela delle professionalità, della formazione, dei posti di lavoro. Le cose si stanno muovendo comunque e anche in fatto di stampa far finta di non essere nel 2015 e bloccare pregiudizialmente i calendari a venti anni fa non è una scelta consigliabile se non si è politicamente miopi o in malafede”. La Serenissima