Di nostalgia morirei. Preferisco vivere di ricordi, anche se alcuni sono molto amari. Due in particolare, di una gravità assoluta: il respingimento del Ministro degli Esteri Gianfranco Fini quando stava salendo sull’aereo per venire a San Marino a firmare l’accordo di cooperazione; la ferma decisione suicida di rifiutare pregiudizialmente un memorandum con Banca d’Italia sul sistema bancario e finanziario.

Sono state due scelte sciagurate imposte dalla cricca per continuare i traffici illeciti, per dare mano libera a faccendieri interni ed esterni, per consentire le infiltrazioni mafiose, per prosperare sul riciclaggio. La cricca ha avuto, da sempre, buon gioco a soggiogare governicchi alla Cip e Ciop, ma i danni sono stati enormi e continuano ancora oggi. Sono stati colpi micidiali, costati miliardi, che hanno bloccato il percorso di San Marino verso un grande e diffuso benessere.
Dietro la cortina fumogena della sammarinesità e della sovranità, si nascondevano affaristi senza scrupoli, traffici vergognosi, operazioni criminali. La Repubblica perdeva il suo onore e la sua reputazione internazionale. Veniva posta sotto sorveglianza e veniva demolito il sistema bancario.
Ma il clientelismo e la pessima gestione dei conti pubblici aprivano la strada ad un debito mostruoso che non sarà più possibile ripianare.
Emilio Della Balda