Riceviamo e pubblichiamo
Interveniamo, previo mandato ricevuto dalla ragazza coinvolta nella diffusione dei video hard nei giorni scorsi, per rappresentare quanto segue.
Contrariamente alle molte illazioni e malignità che abbiamo trovato riproposte sui social ci teniamo a sottolineare come il video in questione, ingenuamente realizzato in un momento di intimità, non sia stato diffuso dalle persone rappresentate bensì abusivamente sottratto ed oggi oggetto di una diffusione divenuta purtroppo virale sia a San Marino che in Italia.
Abbiamo ricevuto mandato a procedere in tutte le sedi, sia sammarinesi che italiane, al fine di perseguire non solo gli autori dell’originaria sottrazione ma anche tutti coloro che, in violazione di norme previste sia nel codice penale sammarinese che di quello italiano, si stanno rendendo autori di ulteriori condotte di illecita diffusione del video.
Ricordiamo, infatti, che anche la mera condivisione di video aventi contenuti sessualmente espliciti contro il consenso delle persone rappresentate integri il reato di “revenge porn” previsto dall’art. 181 -ter c.p. sammarinese e 612 – ter c.p. italiano.
Vista la gravità di quanto avvenuto invitiamo, per non compromettere ulteriormente la serenità delle persone coinvolte – e, soprattutto, dei loro familiari – a voler riportare i commenti sulla vicenda nei canoni del dovuto rispetto e della dovuta sobrietà.
Avv. Stefano Pagliai
Avv. Rossano Fabbri