San Marino. Dimissioni Berardi. Ecco cosa è successo realmente … di Marco Severini

Fabio Berardi

Il giorno 6 novembre avevo scritto questo articolo ‘‘Dopo i fatti della relazione d’indagine Banca Cis il governo conferma Fabio Berardi a capo della Protezione Civile” che confermo in ogni sua parte.

Fabio Berardi, ex capo della Protezione Civile di San Marino, aveva presentato al governo le proprie dimissioni subito dopo la pubblicazione della relazione della Commissione d’Indagine su BANCA CIS che lo vedeva pesantemente citato come facente parte del ”Gruppo Grandoni”. Tale relazione ha suscitato nel paese notevole fragore ed indignazione.

La scorsa settimana, nel corso della consueta riunione del Congresso di Stato, le dimissioni di Berardi sono state discusse e da quasi tutti i segretari di stato e, contrariamente a quanto è stato deliberato ieri, quasi tutti erano dell‘avviso di non accettarle perchè in questo momento, con l’emergenza Covid-19, fare a meno del capo della Protezione sarebbe stato non corretto o quantomeno improprio ed inopportuno con la pandemia in corso.

L’Episodio mi era stato confermato anche da diversi segretari di stato presenti. Avevo quindi scritto l’articolo di cui sopra dove davo atto di tale scelta, di per sé legittima seppur a mio modesto avviso poco condivisibile.

L’articolo è stato molto letto dai lettori di GiornaleSM ed ha suscitato notevole clamore in Repubblica. Tanto clamore tra la gente da convincere, probabilmente, i vari Segretari di Stato a fare un passo indietro.

Successivamente mi sono sentito con il Segretario Pedini Amati, che non avevo ancora ascoltato su questo argomento fino a quel momento. Lo stesso, oltre a confermarmi il fatto che aveva espresso il suo favore in Congresso, forse l’unico, ad accettare le dimissioni di Fabio Berardi dal suo incarico a capo della Protezione Civile sammarinese, mi diede altri spunti per scrivere questo articolo: Pedini Amati: ”io sulla riconferma di Fabio Berardi a capo della Protezione Civile non ero d’accordo”

Tutto qui.

Se poi qualcuno non vuole far vedere che ha cambiato idea, magari dopo il vero e proprio sollevamento popolare che si è avuto a seguito della pubblicazione del mio articolo, poco importa. Ma le cose stanno così, il Congresso era dell’avviso dapprima di non accettare le dimissioni di Berardi e pertanto il mio primo articolo è corretto.

Ci sarebbe da parlare anche dei diversi retroscena, relativi alle strategie dei partiti di governo sul cosa fare con chi è stato citato nella relazione, ma penso che per ora sia sufficiente quanto ho scritto per confermare la veridicità dell’articolo del 6 novembre 2020.

/ms