San Marino. Diniego di giustizia ed ingiusta carcerazione. Roberto Zavoli cita il Giudice Morsiani per “responsabilità civile dei magistrati”

Roberto Zavoli

Richiesta danni allo Stato di San Marino da parte di Roberto Zavoli. Si legge nell’atto redatto dall’avvocato Luca Della Balda.
“Nell’ambito dei procedimenti penali N. 337/RNR/2011 E RIUNITI, il sig. Roberto Zavoli riceveva nel lontano 12 maggio 2012 comunicazione giudiziaria a firma del Commissario della Legge Simon Luca Morsiani, con contestazione, in concorso con altri, del misfatto di riciclaggio previsto dall’art. 199bis del codice penale.
Con il medesimo provvedimento il Commissario della Legge ordinava l’arresto del sig. Zavoli, unitamente all’avv. Livio Bacciocchi. Il sig. Zavoli, così, subiva la carcerazione cautelare sino al 22 giugno 2012 (quindi per la durata di ben 42 giorni), data in cui veniva disposta la misura degli arresti domiciliari, poi revocata dal Commissario della Legge in data 6 luglio 2012”.
Prosegue il legale ripercorrendo i fatti:
“A distanza di quasi dieci anni (sic!), quindi, si è conclusa con un nulla di fatto l’incredibile vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto il sig. Roberto Zavoli. Dieci anni nel corso dei quali il sig. Zavoli e i suoi familiari hanno subito notevoli danni, sia economici che morali, derivanti dal procedimento penale e, soprattutto, dalla carcerazione cautelare subita”.
Una situazione che avrebbe creato non pochi problemi allo Zavoli:
“A titolo puramente esemplificativo e non esaustivo, per meglio comprendere le ripercussioni negative di cui si è dovuto far carico il sig. Roberto Zavoli, è sufficiente constatare che ad oggi ancora non gli è data la possibilità di aprire un conto corrente bancario su cui versare la propria pensione, senza peraltro voler trascurare lo sfregio alla reputazione e all’onorabilità dello stesso sig. Zavoli e dei suoi familiari”.
Oltre al danno, la beffa:
“Dieci anni che, e qui si aggiunge la beffa all’evidente ed incontestabile danno causato, si sono conclusi con un provvedimento di archiviazione dei procedimenti in oggetto per intervenuta prescrizione che di fatto ha impedito al sig. Roberto Zavoli di far valere le proprie ragioni in sede giurisdizionale e, con ogni probabilità, di essere prosciolto nel merito con formula piena”.
Fra i fatti ritenuti gravissimi dalla difesa di Zavoli “nei procedimenti penali in oggetto il regime di segretezza dell’istruttoria è durato esattamente nove anni, un mese e dodici giorni (sic!)”. “E’ una durata a tal punto estesa da non poter trovare alcuna fondata giustificazione nelle diverse richieste di cooperazione giudiziaria avanzate alle omologhe autorità italiane da parte del Commissario della Legge inquirente, mediante rogatorie internazionali”.
La conclusine è “che nella fattispecie della presente istanza si concretizzi la violazione, perpetrata nei confronti del prevenuto, del fondamentale diritto ad un equo processo, nell’ambito del quale rientrano anche il diritto alla difesa, il diritto alla speditezza del processo e il diritto alla pubblicità degli atti”.
Alla luce di tutto questo il legale di Zavoli, avv. Luca Della Balda cita l’Eccellentissima Camera per decidere sul possibile “riconoscimento della responsabilità civile del magistrato dr. Simon Luca Morsiani e, quindi della Eccellentissima Camera della Repubblica di San Marino per diniego di giustizia ed ingiusta carcerazione subita dal sig. Zavoli”.