San Marino. Direttivo FUPS-CSdL: no alla riforma IGR!

Tra i temi al centro della riunione dei giorni scorsi del Direttivo della FUPS-CSdL, la parte del leone l’ha fatta la proposta di Riforma IGR voluta dal Segretario Gatti, e già avviata in Consiglio in prima lettura. Servendosi anche di proiezioni fornite dalla Confederazione, il Direttivo FUPS ha stigmatizzato tale ipotesi di riforma, considerando che obbligherebbe, per fare un semplice esempio, un anziano a 1.400 euro di pensione a smaccare almeno 500 euro al mese, per arrivare ai fatidici 6.000 annui. Anche se il pensionato in questione avesse la casa di proprietà, aggiungendo le utenze, le spese condominiali e tutte quelle relative a medicinali e integratori (questi ultimi prescritti dal medico ma a totale carico del paziente), difficilmente arriverebbe alla fine del mese. Se invece vivesse in affitto, l’impresa diventerebbe praticamente impossibile; se poi avesse bisogno di una badante (spesa peraltro non detraibile dalle tasse), se la potrebbe cavare solo se ha messo da parte ingenti risparmi. Si ha la netta sensazione, anzi la certezza, che chi propone certe normative sia anni luce distante dalla vita reale dei cittadini che, per ruolo, dovrebbe invece rappresentare. Il Direttivo FUPS ha poi espresso totale contrarietà, senza se e senza ma, al trattamento che viene previsto per i lavoratori non residenti in Repubblica. Una deriva discriminatoria, che va in una direzione totalmente contraria a quell’integrazione europea di cui il nostro Paese avrebbe assoluto bisogno. Colpire con una nuova “tassa etnica” lavoratori che contribuiscono in maniera sostanziale alla crescita e al benessere di San Marino, solo perché abitano a pochi chilometri dal confine, è un’azione vile e totalmente contraria alla cultura del nostro Paese. Non sono certo scelte simili che possono consentire a San Marino di integrarsi pienamente con l’Europa; senza tale integrazione, non potrà esserci un futuro certo per la nostra millenaria comunità. Il Direttivo FUPS, a fronte di tali iniziative del Governo, ritiene che non solo il sindacato debba rigettare totalmente tale provvedimento, ma che lo debba fare l’intera cittadinanza! Il Direttivo auspica quindi un’azione forte di contrasto a questa riforma, che parta dalla mobilitazione dell’intero Paese, fino ad arrivare, come già annunciato dai Segretari Generali dei tre sindacati, allo sciopero generale. Di fronte a questa forte provocazione del Governo, il Direttivo FUPS ha dato pieno mandato al proprio Segretario Ivan Toni di intraprendere tutte le azioni necessarie per arrivare al recupero del potere di acquisto delle pensioni perso negli anni scorsi. Conti alla mano, con l’applicazione del tetto massimo di rivalutazione, previsto dall’art.19 della legge 157/22 al 2,2%, le pensioni dei cittadini e dei residenti hanno perso, come dichiara lo stesso Ufficio di Statistica, ben il 16% medio di potere di acquisto. Con il caro-vita imperante, più accentuato a San Marino rispetto alle zone limitrofe, la strada da intraprendere non è certo quella di impoverire sempre di più la cittadinanza, creando nuove sacche di povertà; non si colpisce solo il portafoglio dei nostri cittadini, ma la loro dignità! Tutti i redditi, siano essi da pensione o da lavoro dipendente, devono almeno recuperare pienamente l’inflazione e possibilmente aumentare. La FUPS e i pensionati che rappresenta non sono più disposti a subire, da parte della politica, questo genere di attacchi!

Direttivo FUPS-CSdL Federazione Unitaria Pensionati Sammarinese