San Marino. Direzione generale lss sfuma l’idea Tonini avanza Bianca Caruso. Un sammarinese mai, vero?

Sanità orfana, cercasi direttore. Vertice di maggioranza, lunedì sera, per decidere chi sarà il successore di Paolo Pasini alla direzione generale dell’Iss: sembra sfumare l’ipotesi Marcello Tonini, ex numero uno dell’Ausl di Rimini, e si fa largo la candidatura di Bianca Caruso, per anni coordinatrice degli ospedali ravennati e braccio destro del dirigente regionale della sanità, Tiziano Carradori. Al vaglio i curricula di altri due manager della sanità romagnola, ma le idee sembrano già chiare. Tanto che già nei prossimi giorni, Il segretario di Stato alla sanità Francesco Mussoni avrà il suo primo colloquio con la Caruso. Sono mesi difficili per la sanità sammarinese. Pasini, dopo la delusione sui ritardi nel rinnovo del suo contratto (confermato peraltro solo “a metà” del tempo) e dopo le critiche piovute sui controlli l’indomani dell’arresto di un medico per le pres1mte molestie alle pazienti, lasciò l’incarico. Il tutto, nel momento più delicato, quando la spending review impone il blocco del turn over del personale e l’introduzione dei “contributi” sulle prestazioni mediche. Tradotto: ticket. Abbastanza per velocizzare le operazioni sulla scelta del successore di Pasini, Tonini. E se l’imperativo, oggi, per l’Iss è quello di recuperare più risorse possibili, la prima scelta del Palazzo sembrava ricadere proprio su Tonini, mister “forbici”, Alla sanità riminese, è stato in grado di assestare i bilanci pur in tempi di magra ed è rimasto famoso per le sue battaglie contro i “fannulloni”. Ma Tonini tanto caro alla politica bolognese non è, tant’è che per lui nessun posto è stato riservato tra i dirigenti dell’Ausl unica: abbastanza per far optare il psd (il più vicino, in maggioranza, al Pd al governo in regione a Bologna) per una seconda opzione. Ed è in questo contesto che è diventata matura l’idea-Caruso. Lei, Bianca Caruso, 54 anni a luglio, le “benedizioni” della sanità regionale, le ha. E’ stata per anni il braccio destro di Carradori che a lei, a Ravenna, aveva affidato Il ruolo di super dirigente dell’intero presidio ospedaliero della provincia. Riminese di nascita, è da anni ravennate di adozione. Laureata in medicina e chirurgia, è appunto direttore dell’assistenza ospedaliera nella città bizantina ed è specializzata proprio nel management sanitario, dopo che ha frequentato la scuola di specializzazione in organizzazione amministrativa. La nomina non è fatta e ora la maggioranza è chiamata a ragionarci un po’ su, ma sulla Caruso (nemmeno per lei, l’Ausl unica di Romagna ha però riservato posti in prima fila) le benedizioni sono bipartisan. Gradita al psd, ha raccolto l’apprezzamento anche di Mussoni.
Patrizia Cupo
Corriere Romagna