Il consiglio grande e generale tornerà a riunirsi domani, protagonista assoluto di questa sessione sarà il bilancio e c’è dunque da credere non sarà una discussione facile. Le forze politiche di minoranza sono sul piede di guerra per i tagli e le tasse che la finanziaria porta in dote senza che questi siano bilanciati da proposte di sviluppo. Ci sono però altri punti all’ordine del giorno che potrebbero riportare in aula il clima che si è respirato durante l’approvazione della legge sulle unioni civili. Approda infatti in consiglio, dopo un anno dalla sua presentazione, il progetto di legge di iniziativa legislativa popolare “Modifica della Legge sulla cittadinanza in materia di naturalizzazione”.
Ne abbiamo parlato con il vicepresidente del Comites Alessandro Amadei: “Sono molto soddisfatto che il progetto di legge verrà portato in prima lettura, auspico che a questo punto sulla scia di quanto è successo per le unioni civili si vada avanti anche in questa materia. Prendo atto della sensibilità che è stata dimostrata, sono fiducioso, avendo visto il clima di apertura verso i diritti civili, che i consiglieri dimostrino la stessa sensibilità verso una comunità di italiani (14mila), un gruppo consistente di popolazione sammarinese che tramite il Comites sta chiedendo che venga cambiata la legge sulla cittadinanza e sul diritto di voto. Rinnovo dunque il mi appello accorato, quello che vorremmo venisse applicato (il fatto di poter diventare cittadini sammarinesi senza per questo dover rinunciare alla cittadinanza italiana) è un principio di civiltà verso la cui evoluzione è lo stesso Consiglio d’Europa che ci ha invitato ad andare affinché San Marino armonizzi le proprie leggi a quelle europee, anche in vista dell’accordo di associazione”.
Il Comites ha incontrato rappresentanti delle varie forze politiche e ultimamente anche il Movimento Azzurra che ha espresso vicinanza ai temi della legge che verrà portata in consiglio.
Repubblica Sm